Autore Redazione
giovedì
23 Ottobre 2014
00:00
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Cronaca - Valenza

A Torino ritorna il Salone del Gusto e Terra Madre

A Torino ritorna il Salone del Gusto e Terra Madre

Sapori, colori,  profumi  e culture diverse arrivano a Torino, al Lingotto, dal 23 al 27 ottobre,  in occasione della decima edizione del Salone del Gusto e dei dieci anni dalla nascita di Terra Madre. Un vero e proprio spazio culturale per capire facendo, assaggiando, ascoltando e raccontando.

Quest’anno, la manifestazione gastronomica , da sempre legata alla città sabauda, organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, sarà dedicata alla tutela della biodiversità  e all’agricoltura familiare. Un progetto rinnovato, nella struttura e nelle finalità, che, oltre a rinnovare l’impegno verso il territorio, pone un occhio di riguardo anche all’ambiente, per cercare di ricreare un evento a ridotto impatto ambientale. Un programma rivisitato, per agire sugli aspetti della sostenibilità a livello sociale, culturale, sensoriale ed economica. Per l’edizione 2014, la manifestazione gastronomico-culturale verrà scandita in una serie di eventi, dibattiti e iniziative varie, tra cui Gesti Naturali, il laboratorio dedicato alle famiglie di diverse nazionalità in cui si utilizzano le esperienze sensoriali per superare le barriere linguistiche, il percorso guidato per sordi in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi del Piemonte, le attività e i servizi del salone Family Friendly e la presenza dell’Area Slow Kids, dedicata ai più piccoli.

Questi sono solo alcuni esempi delle attività sotto la lente dei ricercatori del progetto Systemic Event Design (S.Ee.D), realizzato con il coordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e la collaborazione di Design Sistemico Politecnico di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali Alimentari dell’Università di Torino e di SocialFare, primo Centro per l’Innovazione Sociale italiano con sede a Torino.

Ma, la grande novità del programma verrà rappresentata dal padiglione 5 del Lingotto, interamente dedicato alla didattica e all’educazione del gusto. Immancabili gli appuntamenti nell’area Slow Food Educa, per tutta la famiglia e le scolaresche,  e i Laboratori del Gusto, che quest’anno ci accompagneranno in un viaggio agli angoli del pianeta. Al debutto: Scuola di Cucina, dove si potrà seguire la nascita di un piatto proprio come nella cucina di un ristorante; la Fucina Pizza&Pane che coinvolgerà  i maestri panettieri e pizzaioli dei corsi di Alto Apprendistato dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche; l’area Mixology con i migliori bartender del momento per diffondere l’arte e la cultura dei cocktail.

 Un evento che non si limita al buon mangiare ma che allarga i propri orizzonti culturali alla biodiversità, e alla responsabilità verso il cibo, inteso come prodotto e non come merce.

 Inoltre, presente all’interno dell’area espositiva anche l’Arca del Gusto, l’iniziativa solidale a promozione della biodiversità, che si occupa della raccolta di tutti quei sapori tradizionali che stanno scomparendo a causa della, sempre più invasiva, agricoltura industriale e dell’omologazione dei gusti. A  Torino, lo spazio dell’Oval dedicato all’Arca, ospiterà un migliaio di cereali, frutti, formaggi, legumi, pani, dolci e altri prodotti, provenienti da oltre 60 paesi, accompagnati da video e immagini per illustrare il grande patrimonio di biodiversità a rischio estinzione nel Mondo.

Tra l’altro, l’anno in corso è stato dichiarato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare” e il richiamo al Salone del Gusto risulta così d’obbligo.

Infatti, questa modalità di coltivazione, che ha come obbiettivo la produzione di cibo, a differenza dell’agricoltura industriale che ha come finalità la produzione di business, verrà celebrata, favorita e sostenuta politicamente in quanto consente a iniziative come l’Arca del Gusto di Slow Food, di non diventare una lista di mesti ricordi, ma di restare una lista di possibili progetti.

Infine, chef, ricercatori, studiosi ed esperti si alterneranno sui molti palchi del Salone del Gusto e Terra Madre per quello che sarà un vero e proprio omaggio alla cultura e alla coltura della nostra terra.

 

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