Autore Redazione
venerdì
11 Ottobre 2019
01:23
Condividi
Cronaca - Casale Monferrato

Cittadini “coprogettisti” di un paese nuovo. Un laboratorio per immaginare “La Monferrata”, paese del futuro

Questo venerdì sera, 10 ottobre, il primo appuntamento per cominciare a studiare come ripopolare Ottiglio e i paesi della provincia
Cittadini “coprogettisti” di un paese nuovo. Un laboratorio per immaginare “La Monferrata”, paese del futuro

ALESSANDRIA – Un sindaco, un architetto e altri 53 cittadini “coprogettisti” vogliono ripopolare Ottiglio Monferrato e renderlo un luogo sempre più accogliente. Tutto è partito dalla necessità di creare condizioni di buona vita, mantenere unita la comunità e frenare la desertificazione urbana, sociale ed economica. Per farlo il sindaco, Massimo Pasciuta e l’architetto Angelo Patrizio hanno dato vita al “Laboratorio per le buone pratiche urbane e sociali“. La prima riunione sarà questo venerdì sera, dopo la presentazione che ha messo insieme ben 53 persone. “Un risultato sorprendente – ha commentato Patrizio – visto che Ottiglio conta 600 persone“. Una dimostrazione di partecipazione e di attenzione che riempie di entusiasmo anche il primo cittadino fermo nella sua idea di copinvolgere “tutte le persone, reale valore del territorio“. Il laboratorio intende ora dare vita a “una fucina di idee per far ripartire il paese e tutte le piccole comunità simili” anche perché “non servono solo soldi ma anche e soprattutto idee.

Massimo Pasciuta ha ben presente che “bisogna pensare al turismo” ma prima di tutto, spiega, è necessario “evitare lo spopolamento e quindi dobbiamo fornire servizi che invoglino i giovani ad abitare le nostre piccole realtà“. Una idea in merito il primo cittadino ce l’ha: “Il mio sogno è arrivare a un comune tax free e quindi togliere tasse o alleggerire la burocrazia per fare in modo che i cittadini siano felici di vivere in questo paese”.

Abbiamo necessità di tornare a stare insieme – ha spiegato l’architetto Angelo Patrizio – e questo laboratorio ha già riscontrato una partecipazione straordinaria”. Una adesione necessaria a raggiungere un primo traguardo, complicato ma necessario: una visione. La mancanza di uno sguardo puntato sul futuro continua infatti a essere un grande freno per lo sviluppo, ha spiegato ancora l’architetto che per paesi come Ottiglio vede “dei veri e propri granai urbani e sociali che stiamo facendo morire senza fare nulla. Dobbiamo riqualificarli in qualunque modo. Dovremo trovare le modalità per reinventare imprese, attività economiche e occupazione. Senza lavoro la gente è costretta legittimamente ad andarsene. Dobbiamo lavorare su una idea di città, che io ho chiamato la Monferrata. Una città fatta di tanti brani urbani dei nostri paesi come la piazza di Montemagno, il teatro di Moncalvo, il castello di Ottiglio per contrastare il lento e progressivo spegnimento cui stiamo assistendo”.

Per rilanciare questi territori basta sfruttare risorse previste e che non devono assolutamente sfuggire “perché il Parlamento Europeo con una risoluzione del 3 ottobre 2018 ha deciso che il settennio di programmazione economica 2021-2027 metterà a disposizione finanziamenti per i piccoli comuni montani, rurali e periferici. Per la prima volta si potrà disporre di questi finanziamenti e non possiamo farci trovare impreparati anche perché si tratta di fondi che interessano direttamente l’intera provincia di Alessandria.”

Condividi