Autore Redazione
domenica
20 Ottobre 2019
12:19
Condividi
Cronaca

Tra talk, cibo e musica giunge al termine IT.A.CÀ Monferrato

Tra talk, cibo e musica giunge al termine IT.A.CÀ Monferrato

SERRALUNGA DI CREA – Volge alle fasi finali l’edizione 2019 del festival del turismo responsabile, “IT.A.CÀ Monferrato”, registrando un ampio consenso di pubblico. Ieri, sabato 19 ottobre 2019, al Sacro Monte di Crea la prima mattinata è stata scandita dalle attività “Sketching in Monferrato” e “Pennelli Pellegrini”, eventi organizzati in collaborazione con l’Associazione Culturale “Il Picchio” ed “Edizioni Boreali” per comprendere il “piacere del viaggio lento, la cultura e il buon vino tra l’Abbazia di Vezzolano e il Sacro Monte di Crea”: un insieme di sketch, carnet e acquerelli pensato su misura per la kermesse avente come tema di fondo la “Restanza”.

Dalle ore 10, è stato sviluppato il tema Il ritorno alla terra. Giovani in agricoltura”, promuovendo un dialogo volto a capire e incoraggiare politiche mirate e concrete al sostegno e al ritorno dei giovani – ma non solo – alle colture, alle tradizioni e alle terre del Monferrato, per favorire nuove opportunità e produzioni agricole di assoluta qualità.

Secondo gli organizzatori, il tema proposto è un modo per riscoprire “arcaici o nuovi modelli di sviluppo, forme associative che scaturiscono dai bisogni e dalle richieste di una comunità, dalla storia e dalle peculiarità di un luogo. Un confronto tra buone pratiche passate e presenti per un’agricoltura come opportunità di lavoro e di futuro”. A moderare l’incontro, il giornalista piemontese Claudio Galletto.

Dalle ore 17.30, presso i medesimi luoghi, l’attenzione si è spostata su un tema in grado di riprendere e sviluppare ulteriormente la riflessione posta in essere in precedenza, dal titolo La Restanza dei giovani viticoltori”. L’incontro era volto a comprendere meglio l’esperienza di chi dedica la propria vita alla produzione e alla valorizzazione di vini e peculiarità territoriali, attraverso “storia e storie, responsabilità e sviluppo, un confronto tra buone pratiche passate e presenti per un’agricoltura come opportunità di lavoro e di futuro”.

Dalle ore 19, la musica è diventata anch’essa protagonista indiscussa, con Solo musica dal vino… La Curmà”, ossia una festa di fine vendemmia, come da tradizione monferrina, per mantenere viva la memoria, in una miscela di divertimento, cibo e buon vino; presenti quindici aziende vitivinicole per degustare, e acquistare, la tradizione, avente come protagonisti i pregiati vini del Monferrato e i giovani produttori, accompagnati dai “Tasting Brothers”, tre ragazzi, tre amici e una passione in comune: il vino.

Presenti all’evento pomeridiano-serale i “Bandakadabra”, formazione musicale definita da Carlin Petrini una “Fanfara Urbana”. Sono stati presentati i progetti “Il Confessionale” e “Ghost Bar”: “Il progetto ‘Il Confessionale’ nasce nell’aprile 2017 grazie all’intuizione di due giovani barman astigiani, i quali, seguendo le proprie idee, creano questo progetto da loro denominato ‘Ghost Bar’ cercando di rendere il momento della somministrazione una cerimonia. Lo stile di miscelazione pone attenzione quasi maniacale al territorio, trasformando i prodotti più tipici in miscele semplici ma originali. Questa passione per i distillati e la liquoristica del territorio permettono anche al team di lavorare in maniera consolidata con l’Istituto del Vermouth di Torino e il Consorzio Grappa Piemonte, fornendo Barman Divulgativi in numerosi eventi fieristici”.

Quest’oggi, domenica 20 ottobre 2019, alle ore 16, gran chiusura del festival con un ospite d’eccezione al “Giardino delle Parole”: il noto volto televisivo Patrizio Roversi.

 

Condividi