Autore Redazione
martedì
26 Novembre 2019
10:59
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Cronaca - Alessandria

Le campagne alessandrine di nuovo soffocate dall’acqua

Anche l'agricoltura è in ginocchio per le due alluvioni che in un mese hanno colpito la provincia
Le campagne alessandrine di nuovo soffocate dall’acqua

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Anche l’agricoltura è in ginocchio per le due alluvioni che in un mese hanno colpito la provincia. In questi ultimi giorni le campagne alessandrine hanno permesso ai fiumi di sfogare le loro piene, proteggendo così le città.

Le aree golenali e di pianura, hanno sottolineato Cia, Coldiretti e Confagricoltura, sono state però invase dall’acqua e “gravemente colpite”. Alla perdita dei raccolti, infatti, si devono aggiungere i danni alle semine, che impatteranno sulla prossima annata agraria. Secondo Coldiretti Alessandria, nei terreni finiti sott’acqua sono ormai compromesse le tradizionali semine autunnali come quella del granocon il 50% in media delle operazioni in media ancora da completare”.

Gli agricoltori non riescono neppure a entrare nei campi per effettuare le necessarie operazioni colturali e dove si è già seminato i germogli e le piantine sono soffocate per la troppa acqua. A questi danni vanno poi sommati quelli alle abitazioni degli agricoltori, alle stalle e ai magazzini dove sono stoccate scorte e derrate lungo l’asse del Tanaro e quelli causati dalle frane a vigneti e noccioleti dell’Alessandrino.

Le previsioni per i prossimi giorni, oltretutto, “non sono incoraggianti”, hanno sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e il direttore Roberto Rampazzo. “È fondamentale monitorare gli alvei torrentizi, provvedendo alla loro continua pulizia. Per intervenire, non bisogna aspettare la calamità naturale ma servono politiche mirate contro la cementificazione selvaggia e l’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato”.

Vista la frequente ricorrenza degli episodi alluvionali” il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello ritiene inoltre indispensabile “un piano strutturale di manutenzione delle infrastrutture” e per il presidente provinciale Cia, Gian Piero Ameglio, e il direttore Paolo Viarenghi, è “necessario pensare a interventi e sostegni strutturali: le aziende colpite dall’alluvione non hanno la possibilità di assicurare le produzioni, che restano la necessaria protezione per il nostro territorio, quindi devono essere sostenute per il ruolo determinante che svolgono, anche per la salvaguardia dei centri urbani”.

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