Autore Redazione
giovedì
12 Dicembre 2019
08:06
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Cronaca - Alessandria

Denunciato per le minacce prima della gara: “La partita si deve perdere al 1000% altrimenti considerati un morto che cammina”

L'uomo avrebbe estorto denaro anche a scommettitori contattati sui social
Denunciato per le minacce prima della gara: “La partita si deve perdere al 1000% altrimenti considerati un morto che cammina”


ALESSANDRIA – Grazie alla trasparenza di un giocatore del Monza e alla serietà della squadra di calcio, i Carabinieri di Alessandria hanno bloccato una pericolosa azione di un palagonese di 25 anni, che aveva cercato di spingere tre giocatori a far perdere le proprie squadre. Una azione architettata con spavalderia e anche con un “piano B” e cioè il coinvolgimento di altri scommettitori imbeccati dall’impostore sulla base di pronostici definiti sicuri.
Le indagini dei militari sono partite il 30 settembre dopo l’esposto-denuncia presentato ai Carabinieri di Alessandria da un giocatore del Monza, arrivato nel capoluogo per disputare la gara con la Juventus U-23.

Il calciatore fin dal mattino aveva iniziato a ricevere sul proprio cellulare messaggi con minacce di morte con la chiara esortazione a perdere la sfida. Pressioni forti condite da minacce di morte se il risultato non fosse stato a lui gradito, il tutto aggravato dall’invio di 5 screenshot in cui apparivano altrettante scommesse sulla stessa partita, sebbene, si scoprirà dopo, con cifre alzate per dare più forza alle minacce.

Alla luce del tenore di quelle minacce l’atleta, insieme alla società, il giorno stesso si è quindi presentato dai Carabinieri per sporgere denuncia, accompagnata da una analoga denuncia presentata alla Procura Federale della Figl e alla Lega Pro di Firenze, firmata da Adriano Galliani, dirigente del Monza calcio. La saggia azione delle parti in causa ha quindi avviato le indagini e contemporaneamente è scattato il piano di vigilanza a tutela del giocatore e dei suoi familiari.

Le minacce: “Sei messo sotto tiro… il mio è un lavoro, ti avviso, devi perdere la partita… sappiamo il tuo indirizzo e tutto… abbiamo scommesso 250mila euro… ci sono albanesi e calabresi avvisa tutta la difesa che la partita si deve perdere al 1000% perché se per puro caso salta ti puoi considerare un morto che cammina e puoi anche andare a denunciare e peggio ancora sarai scannato… ti puoi scavare la fossa perché ti vengo subito ad ammazzare e se ti rifiuti di giocare oppure fai qualche altra cazzata che non gli fai fare i gol subito puoi considerare la fine per te… sarai scannato mentre che cammini per strada… sappiamo tutto su di te, un saluto dall’Albania”

I militari quindi sono riusciti a risalire in tempi brevi all’autore delle folli pressioni, grazie anche all’aiuto delle società di scommesse. Come appurato infatti il 25enne aveva architettato tutto dopo aver perso nel giro di poco tempo ben 20 mila euro a causa di una scommessa sbagliata. Per rifarsi aveva perciò dato vita alla sua losca azione, coinvolgendo altri due atleti, della Pro Vercelli, impegnata nella stessa giornata con la Pergolettese, e della Viterbese, impegnata con la Vibonese. Grazie all’esame delle sim, del flusso di scommesse e al profilo social i Carabinieri hanno identificato l’uomo, residente a Palagonia, in provincia di Catania, abituato a scommettere ripetutamente, sebbene con importi minimi, un numero molto alto di giocate.

Un vero “scommettitore seriale“, ha spiegato il Capitano Antonio Stanizzi, dunque che aveva anche coinvolto, attraverso i social, altri scommettitori facilmente influenzabili prospettando loro facili guadagni attraverso i suoi pronostici certi perché definiti “pilotati“. In questo modo il giovane, nel caso in cui le pressioni sui giocatori non fossero andate a buon fine, poteva infatti rifarsi rivalendosi su di loro dopo aver fornito un pronostico contrario a quello da lui sperato.

Il giovane, raggiunto così dai Carabinieri con una inconfutabile quantità di prove, ha alla fine ammesso le sue responsabilità e confessato spontaneamente la sua condotta illecita. Il 25enne è stato quindi denunciato per tentata estorsione pluriaggravata.

Una vicenda finita rapidamente e senza conseguenze gravi, hanno specificato gli inquirenti, ma che svela come “i social possano esporre i soggetti a episodi di rischio – ha spiegato il Comandante Michele Angelo Lorusso. Minacce che, sebbene poco praticabili – ha aggiunto – sono spesso vissute in modo drammatico e quindi bisogna prestare attenzione“. Fortunatamente, ha spiegato il Tenente Colonnello Giuseppe Di Fonzo, “una società seria e con una dirigenza esperta ha bloccato sul nascere una iniziativa pericolosa per il mondo del calcio“.

Alla fine, per la cronaca, la partita tra Juventus U-23-Monza è terminata con la netta affermazione dei lombardi per 4-1 e quindi con la duplice sconfitta dell’impostore a dimostrazione che “anche di passaggio, ad Alessandria il crimine non paga“.

FLASH – Verrà illustrata questa mattina al Comando provinciale dei Carabinieri di Alessandria, l’operazione “Bwin” che ha portato alla denuncia di uno “scommettitore seriale“. L’uomo attraverso i social, era riuscito a procurarsi i numeri di alcuni calciatori ed era arrivato a minacciarli di morte per fare in modo che la loro squadra perdesse le partite sulle quali l’impostore aveva scommesso grosse somme di denaro.

Secondo gli inquirenti inoltre l’uomo, sempre sui social, contattava persone facilmente influenzabili per indurle a scommettere on line sulla base dei suoi pronostici definiti “sicuri perché “pilotati“. Quando i risultati corrispondevano alle sue previsioni, in maniera del tutto casuale, il truffatore si presentava per battere cassa ed estorcere quindi parte della vincita. I dettagli dell’operazione verranno forniti nel corso della giornata.

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