Autore Redazione
venerdì
5 Giugno 2020
15:36
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Cronaca - Alessandria

Il Piemonte distribuisce mascherine tossiche? La Regione smentisce video in rete: “Una bufala”

Il Piemonte distribuisce mascherine tossiche? La Regione smentisce video in rete: “Una bufala”

PIEMONTE – “Una bufala“. La Regione Piemonte ha bollato così il video che, da giovedì, sta circolando sul web a proposito di una presunta tossicità delle mascherine della Regione Piemonte, perché trattate con il metodo Sanitized TH 22-27, a base di zinco piritione.

“Il video fa leva sulla natura tossica dello zinco piritione, insinuando un’azione irresponsabile e dannosa da parte della Regione nei confronti dei cittadini” ha sottolineato Palazzo Lascaris.

Le mascherine non sono assolutamente tossiche” ha infatti smentito l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusiil trattamento Sanitized TH 22-27, che contiene una piccola dose di zinco piritione, è considerato ‘necessario’ per avere un tessuto antibatterico e antivirus. Abbiamo una pila di documenti che dimostrano come il Sanitized TH 22-27 non solo abbia tutte le certificazioni di legge, ma siano addirittura superiori a quelle richieste per le mascherine ad uso sociale. Abbiamo analizzato tutte queste prove e certificazioni, ma non oggi, bensì prima della produzione». 9 certificazioni, tra cui quella per il trattamento Sanitized, oltre ad una serie di test di laboratorio in Italia e all’estero e le schede di sicurezza, attestano la sicurezza del prodotto”. 

Gabusi ha anche annunciato che Regione Piemonte denuncerà per procurato allarme “quanti hanno dato visibilità all’ignobile accusa di aver distribuito mascherine tossiche alla popolazione piemontese”. 

«Non sono le mascherine ad essere tossiche – conclude l’Assessore Gabusi – ma le persone che diffondono contenuti falsi e generano accuse ingiustificate. È patetico e vergognoso l’attacco che viene fatto alla Protezione civile, alla Regione Piemonte e alle persone che si sono impegnate per la realizzazione e la distribuzione delle mascherine. Purtroppo, molte, troppe, persone sono cadute nella trappola della fake news e hanno condiviso il video denuncia sui propri canali social, creando un allarmismo falso e ingiustificato. È perciò nostro dovere rendere onore alla verità e ai tanti volontari che hanno donato il loro tempo e il loro lavoro per distribuire le mascherine casa per casa».

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