Autore Redazione
lunedì
7 Settembre 2020
20:10
Condividi
Cronaca - Casale Monferrato

Svolta nell’omicidio di Casale: il figlio di 23 anni confessa

Svolta nell’omicidio di Casale: il figlio di 23 anni confessa

CASALE – A meno di 24 ore dalla tragica scoperta, la Squadra Investigativa della Polizia di Casale e la Squadra Mobile della Questura di Alessandria sono riuscite a ricostruire quanto avvenuto nella villetta in Strada San Giorgio, a Casale. Il figlio di 23 anni del 61enne Pietro Beccuti, Guglielmo, infatti, ha confessato ed è stato quindi sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario e distruzione di cadavere. Ora si trova nel carcere di Vercelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Tutto era cominciato la scorsa notte quando la Polizia era intervenuta all’interno di un’abitazione a Casale Monferrato, a seguito della richiesta di una donna che segnalava che il proprio figlio si era, poco prima, allontanato in stato confusionale.

All’arrivo degli operatori, risultavano evidenti i residui di un piccolo rogo. L’esame più approfondito dei luoghi ha permesso di verificare l’esistenza di alcuni resti che, da successivo esame medico legale, venivano attribuiti a parti di un corpo umano.

Dalle indagini, svolte nell’immediatezza dalla Squadra Investigativa del Commissariato di di Casale Monferrato e della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vercelli, è emerso il nome della persona trovata senza vita: Pietro Beccuti, 61 anni, disoccupato. Subito il figlio di 23 anni è apparso tra i possibili indiziati.

Il giovane è stato trovato nelle campagne della periferia casalese e accompagnato, per ulteriori accertamenti, in Commissariato. Parallelamente è scattata una minuziosa attività di sopralluogo e repertamento, eseguita da personale del posto di Polizia Scientifica del Commissariato e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Alessandria, finalizzata all’acquisizione di ulteriori riscontri e che permetteva il sequestro di diverso materiale. Nel frattempo, Guglielmo Beccuti ha reso una piena confessione.

Condividi