Autore Redazione
venerdì
13 Marzo 2015
08:03
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Cronaca - Alessandria

Raffica di mail al Comune di Alessandria per riportare a casa il cane Ettore

Raffica di mail al Comune di Alessandria per riportare a casa il cane Ettore

AGGIORNAMENTO GIOVEDì 19 MARZO – Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, tramite un comunicato stampa, è tornata sulla vicende del cane Ettore e sulla lunga catena di mail inviata nelle ultime settimane in Comune. “Come Sindaco ed a nome di tutta l’Amministrazione comunale esprimo la solidarietà alla famiglia del bimbo aggredito dal cane Ettore, una famiglia costretta a risvegliare dolori e ricordi che aveva faticosamente cercato di superare ed a riaprire una ferita rimarginata a fatica”. “Una campagna di sensibilizzazione dai toni fuorvianti – ha aggiunto il primo cittadino di Alessandria – ha focalizzato l’attenzione su un caso non supportato dall’oggettività dei fatti: l’incidente occorso al bambino non è stato affatto lieve, ma come abbiamo potuto apprendere dalla documentazione inviataci dall’ASL, le conseguenze a livello fisico e psicologico per il trauma occorso saranno difficili da superare. Inoltre, questo incidente è stato solo l’ultimo di una serie. Siamo stati invasi da e-mail dai toni spesso eccessivi che denotano leggerezza, superficialità e disinformazione. L’amore per gli animali si manifesta anche nel saperli tutelare, in particolar modo nelle situazioni più difficili. Vorrei significare alla famiglia che come Amministrazione non abbiamo nè’ sostenuto, né alimentato la campagna di libertà per il cane”.

 

ALESSANDRIA – Negli ultimi giorni l’assessorato al welfare animale del Comune di Alessandria ha ricevuto decine e decine di appelli per far tornare dalla sua padrona un cane di nome Ettore. Una lunga catena di mail arrivata anche a una nostra ascoltatrice che ha deciso di sottoporre all’attenzione della redazione la storia dell’animale. Un cane di grossa taglia colpito da un tumore alla zampa anteriore e “arrivato ai suoi ultimi giorni di vita” si legge nell’appello partito dall’associazione EticoEtica. Tempo che l’animale sta trascorrendo lontano dalla sua casa. Ettore è stato infatti dichiarato “animale pericoloso” dopo aver morso alla nuca un bambino. Scattato l’iter giudiziario, l’animale era stato posto sotto sequestro. Pur di evitare la soppressione, la padrona aveva scelto di accollarsi tutte le spese per tenere il cane in una pensione per animali. “Mai abbandonato“, si legge ancora nella mail, Ettore ha trascorso nella struttura privata il tempo necessario alla giustizia. Un iter che, sempre secondo gli autori dell’accorato appello, avrebbe poi portato a “scagionare” Ettore dall’accusa di essere un animale pericoloso. Pronto a tornare tra le braccia dell’affezionata padrona, il cane sarebbe però rimasto ingabbiato in “cavilli burocratici” e nel frattempo si sarebbe gravemente ammalato. Da qui, quindi, l’appello all’amministrazione a intercedere per Ettore e la sua padrona e dare la possibilità all’animale di “spegnersi fra le braccia di chi gli ha voluto bene“. La foto e la storia del cane non hanno lasciato indifferente l’assessore al welfare animale del Comune di Alessandria, Maria Teresa Gotta. Il membro della Giunta, ha raccontato, si è subito attivata per ricostruire la storia dell’animale. La permanenza di Ettore nella pensione non avrebbe però nulla a che fare con “cavilli burocratici“. “Il cane è ancora oggi considerato animale pericoloso e il Comune di Alessandria non ha potere su questa decisione” ha precisato l’assessore. “Le ferite provocate al bambino di due anni da quanto mi hanno riferito furono tutt’altro che lievi. Il piccolo venne sottoposto anche a un intervento chirurgico che, fortunatamente, ha permesso di evitare conseguenze per il bambino. Ancora giovedì mattina ho contattato i veterinari dell’Asl che mi hanno confermato la volontà di non recedere dalla dichiarazione di pericolosità del cane. Da un punto di vista umano posso capire la sofferenza della padrona, ma il Comune di Alessandria non ha le competenze per smentire una valutazione fatta da personale competente dell’Asl“.

Tatiana Gagliano

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