Autore Redazione
lunedì
16 Marzo 2015
00:00
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Cronaca - Alessandria

Con il progetto “River Garden” la riqualificazione urbana di Alessandria passa dal web e dal sostegno dei cittadini

Con il progetto “River Garden” la riqualificazione urbana di Alessandria passa dal web e dal sostegno dei cittadini

ALESSANDRIA – Potrebbe essere proprio vostra “l’ultima pietra” che permetterà di trasformare il cortile dello stabile in via Verona 17 ad Alessandria in un moderno giardino con sedute e tavolini, wi-fi gratuito e giochi per bambini. Da alcune settimane sulla piattaforma www.produzionidalbasso.com i cittadini possono dare il loro contributo per trasformare in realtà il progetto di riqualificazione della corte settecentesca nell’ex complesso dei Gesuiti, oggi palazzo dell’Atc. L’incontro tra Lab 121 e lo IED di Roma nel 2013 ha infatti scatenato una gara di idee che, messe su carta, hanno dato forma a 7 diversi progetti di riqualificazione. Proposte visionate e votate dai residenti del palazzo e del quartiere che hanno poi decretato il progetto vincitore: “River Garden”. Ispirati “dalla città tra i due fiumi” i progettisti hanno ridisegnato lo spazio, tracciando linee morbide che creano “anse” e “insenature” e trasformano il cortile in una piccola piazza in grado di ospitare eventi, performance teatrali e mostre. Proprio come il fiume in piena che ha ispirato il progetto, Lab 121 ha coinvolto nell’iniziativa diverse associazioni e iniziato a raccogliere capitali sfruttando anche i bandi regionali e della Compagnia di San Paolo. Nel salvadanaio, però, mancavano ancora 5000 euro e, per racimolare la cifra, l’associazione poche settimane fa ha deciso di lanciare anche una campagna di crowdfunding civico. Una raccolta fondi, per dirla all’italiana, che si chiuderà tra 46 giorni. Se si raggiungerà l’obiettivo, ha sottolineato Giorgio Baracco di Lab121, Alessandria avrà la possibilità di avere una piazza pubblica, realizzata con fondi non pubblici. “I cittadini sono stati fin dall’inizio protagonisti, scegliendo cosa fare e come farlo. Ora serve anche un loro piccolo aiuto per dare il via ai lavori e avere così un nuovo spazio dove riattivare tutte quelle relazioni sociali che sono un po’ il sale della vita in comune”.

 

 

 Tatiana Gagliano

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