Autore Redazione
martedì
24 Novembre 2020
06:26
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Cronaca - Alessandria

Il racconto di Giancarlo, infermiere del 118 impegnato nell’emergenza Covid-19

Il racconto di Giancarlo, infermiere del 118 impegnato nell’emergenza Covid-19

ALESSANDRIA – Giancarlo è un infermiere del 118. Uno di quelli impegnati quotidianamente nel fronteggiare l’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19. Un’esperienza, la sua, che l’ha portato a riflettere e scrivere poche righe per raccontarsi e raccontare questo momento.

Vorrei pubblicare un pensiero che mette in evidenza il mio attuale stato d’animo con la possibilità di esprimere ciò che sento e vivo quale professionista sanitario infermiere nel servizio di soccorso 118 impegnato quotidianamente, insieme a tantissimi altri colleghi, ad affrontare e combattere questa emergenza sanitaria.

Fino all’ultimo non sapevo che titolo attribuire a questo scritto che vuole solo essere il prodotto di un pensiero cosi mi sono proposto di adattarlo usando le parole di una famosa canzone dal titolo BREATHE (di Midge Ure), respirazione.

La scelta non è casuale perché legata ai problemi provocati dall’infezione da Coronavirus COVID-19 che colpisce l’apparato respiratorio minandolo a tal punto che chi si ammala non riesce più a respirare normalmente e autonomamente con la sensazione di soffocare.

Bisognerebbe calarsi nei panni dei ricoverati nelle T-I, immaginare cosa possano provare, cosa possa passare loro nella mente, quali i loro pensieri durante quei lunghi e interminabili giorni sotto i caschi della C-PAP o attaccati ai respiratori meccanici, soli senza la presenza dei familiari, senza la forza di far sentire la loro voce.

RESPIRARE

Ad ogni respiro del mattino/
vedo e capisco che dono/
mi ha fatto la vita.
Ad ogni tristezza che nego/
sento una possibilità/
che muore dentro me.
Questa vita/
ti riserva le cose più strane.
RESPIRARE
respira un po’ anima mia/
fammi respirare

Sarebbe bello se uscendo dall’incubo uomini e donne, più o meno giovani, ritrovandosi in un meraviglioso e tenero abbraccio potessero scambiarsi queste parole: ‘Ho bisogno del tuo respiro su di me, dei tuoi baci sulla mia pelle per placare questa voglia che ho di vivere, di viverti’.

Dalla serie TV Doc Nelle Tue Mani mi sono permesso di far mia la seguente citazione: ‘In giorni come questi la morte sembra inarrestabile ma noi dobbiamo guardarla in faccia e dirle NON OGGI. Tutti i libri che abbiamo letto, lo studio, la teoria, la pratica sono serviti a dirle NON OGGI. Non importa quanto siano disperate le condizioni di un paziente e non importa se neanche loro ci credono più, NON OGGI. Da oggi in poi dobbiamo ricordarci perché siamo qui, per metterci tra i pazienti e lei. Questo è essere Infermieri e Medici’. OGGI.

Concludo scusandomi se sono presenti numerosi errori di forma e sintassi ma non possiedo doti e qualità letterarie e ringrazio tutti coloro che vorranno leggerlo

GRAZIE.

Giancarlo

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