Autore Redazione
venerdì
27 Novembre 2020
09:39
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Cronaca - Alessandria

Verso il nuovo Dpcm: quali saranno le misure ad hoc per Natale

Verso il nuovo Dpcm: quali saranno le misure ad hoc per Natale

ROMA – Entro il 3 dicembre 2020 verrà varato un nuovo Dpcm a sostituzione di quello attualmente in vigore. Il Decreto conterrà quindi misure ad hoc per le festività natalizie nell’ottica di contenere la diffusione del Covid-19 che tra ottobre e novembre ha dato il via alla sua seconda ondata nel nostro Paese.

In particolare la stretta del Governo sarà sulle vacanze degli italiani e in particolare quelle sulla neve. Gli impianti sciistici, infatti potranno riaprire solo dopo le feste di Natale. “Il sistema vacanze invernali che è fondamentale per la nostra economia riaprirà quando l’epidemia si sarà raffreddata, speriamo nel giro di un mese, un mese e mezzo. I Ristori saranno garantiti per tutte le attività che non potranno aprire“, avrebbe spiegato ai Governatori delle Regioni il ministro Boccia. Questo perché la sicurezza delle persone e la salute viene sempre e comunque prima di tutto spiegano dal Governo. “Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza. Anche in Germania si è scelta la linea della massima prudenza. Davanti a noi ci sono mesi invernali difficili, e questo vale fino a marzo“, avrebbe aggiunto Boccia.

Grosso punto interrogativo anche sulla messa di Natale che potrebbe essere anticipata, invece che a mezzanotte, alle 21 o alle 22. Anche qui rimarranno le regole del distanziamento sociale e dell’ingresso contingentato. Restrizioni che poi dovranno essere utilizzate per tutto il periodo natalizio: “Fare un Natale ordinario con il pranzo o il consueto cenone sarebbe un azzardo pericoloso“, ha spiegato Agostino Miozzo del Cts. Da qui il consiglio (non l’obbligo) di passare le feste sì in famiglia ma solo con i parenti più stretti “massimo sei o otto“.

Sulle scuole si va verso una didattica a distanza, in accordo quasi totale tra Regioni e Governo, sino al 7 gennaio. Da quella data, anche in considerazione del futuro indice di contagio, si stabilirà se far tornare le lezioni in presenza o meno. “Tutte le regioni hanno ritenuto di dire al Governo che si tratterebbe di una mossa inopportuna in questo momento, soprattutto alla vigilia della pausa festiva delle scuole, riaprire. Manca infatti un programma di scaglionamento degli ingressi e in assenza di un servizio pubblico che oggi prevede capienza al 50% e andrebbe ritoccata“, ha detto il governatore Giovanni Toti che è un po’ stato il portavoce nella riunione che si è tenuta ieri.

I veri punti interrogativi al vaglio degli esperti per il prossimo Dpcm sono quelli legati agli orari di apertura e chiusura delle attività commerciali e di quelli di bar e ristoranti. L’altro è quello sugli spostamenti tra regioni per raggiungere i parenti a Natale. Il nuovo Dpcm sulle misure anti contagio dovrebbe inoltre  confermare l’impianto del decreto attuale, con la suddivisione per colori delle regioni in base all’indice di contagio. Anche gli automatismi legati al monitoraggio e al passaggio da una zona all’altra dovrebbero rimanere immutati.

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