And still we rise: ecco la risposta musicale dei Joy Gospel Singers alla pandemia

VALENZA – Si chiama And still we rise ed è il titolo dell’album che i Joy Gospel Singers di Valenza hanno prodotto in risposta alla pandemia. Un lavoro musicale tra l’altro disponibile da qualche giorno sulle principali piattaforme musicali (Spotify, Amazon Music, Apple Music & iTunes, Google Play e molte altre). La formazione si è trovata, come tante realtà corali, in seria difficoltà con il lockdown della scorsa primavera.

I cori, in quanto assembramenti, sono stati fra le attività più colpite dalle restrizioni e privati della loro natura, per forza di cose comunitaria e collettiva, hanno rischiato di spegnersi. La situazione non è migliorata anche con i recenti decreti, che di fatto hanno dato un ulteriore stop all’intero settore della musica e dello spettacolo in genere.

L’idea dei JGS è stata dunque non solo quella di mantenere viva l’attività corale a distanza, sfruttando a partire dallo scorso aprile le ormai diffusissime piattaforme di videoconferenza, ma quella di lavorare tutti come una squadra attorno ad un progetto che potesse permettergli, nonostante tutto, di continuare a raggiungere il loro pubblico con le loro voci e il loro messaggio.

È nato così “And still we rise”, una raccolta di sei brani più una bonus track, la cover di Three little birds di Bob Marley (già abbinata ad un video che ha avuto ampia diffusione sui social nei mesi della prima quarantena). Fra le altre tracce compaiono non solo brani di gospel tradizionale e contemporaneo (come “I smile” di Kirk Franklin, che vede il cammeo del giovane rapper valenzano Moses), ma anche due classici natalizi, pensati appositamente per l’imminente periodo delle feste. Gli arrangiamenti vocali e strumentali sono prevalentemente originali. Nell’album sono presenti inoltre due inediti.

Il primo, To the morning sun scritto in tandem dai tre direttori musicali del coro – Silvia Benzi, Gabriele Guglielmi e Paolo Maggiora – nella fase più dura della pandemia, è un canto di speranza e di unione. Il secondo invece, Still I rise, con testo e musica di Gabriele Guglielmi, l’arrangiamento corale di Silvia Benzi e il piano di Paolo Maggiora, è la canzone ispirata all’attività della ONLUS omonima (www.stillirisengo.org) che opera in aree calde del mondo per offrire protezione ed istruzione ai bambini profughi e svantaggiati. Il ricavato della vendita di questo brano verrà devoluto appunto a questa associazione.

Le tracce dell’album sono state costruite completamente a distanza: ogni corista ha registrato autonomamente a casa la parte della propria sezione (soprani, contralti, tenori e bassi), ricevendo consigli e correzioni da parte dei maestri, e solo in un secondo momento le voci sono state mixate per ricreare il coro. Paolo Maggiora ha curato la parte tecnica e strumentale, coadiuvato dal basso e dalle chitarre di Roberto Lia.