Autore Redazione
venerdì
29 Gennaio 2021
13:29
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Cronaca - Piemonte

Il Piemonte eccellenza per i trapianti: nel 2020 fornito il 12% dei donatori d’organi d’Italia

Il Piemonte eccellenza per i trapianti: nel 2020 fornito il 12% dei donatori d’organi d’Italia

PIEMONTE – La sanità piemontese può vantare un’eccellenza importante: quella dei trapianti. I donatori nella nostra regione sono stati 32,8 per milione di popolazione. Un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale che registra 20,8 per milione di popolazione. Il Piemonte nel 2020 ha fornito il 12% dei donatori di organi di tutta l’Italia. “Anche in un periodo di grandi emergenza i trapianti in Piemonte sono cresciuti. Questo grazie a una grande generosità da parte dei cittadini. La nostra regione risulta così essere una eccellenza nazionale in controtendenza al trend negativo che è stato registrato in Italia e in Europa“, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi.

Ma come si spiega una performance del genere? Secondo Anna Guermani, coordinatore Centro regionale donazioni e prelievi di organi e tessuti, la “popolazione si è dimostrata molto sensibile e sa che donare vuol dire aiutare“. Guermani ha poi aggiunto che “i dati mostrano una regione molto impegnata sul fronte della donazione degli organi. Senza donatori non sono possibili i trapianti. Il 2020 ha dimostrato l’importanza dei donatori anche in considerazione del Covid che ha un po’ paralizzato la sanità“.

Nel 2020 in Italia sono stati fatti in tutto 3400 trapianti mentre in Piemonte sono stati 444. Dall’inizio dell’attività – parliamo degli Anni 80 – sono stati eseguiti 10.063 trapianti.

A concludere gli interventi ci ha pensato Alberto Cirio: “Questo risultato pone la sanità piemontese al primo livello di un settore importante come quello per la donazione degli organi. Questo ci permette di dire che, per fortuna, la sanità piemontese funziona. La nostra è una sanità efficiente e importante. Mi congratulo con i professionisti del settore, perché dietro ai risultati ci sono sempre le persone”.

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