Autore Redazione
lunedì
27 Aprile 2015
14:20
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Cronaca - Tortona

Trovati e arrestati i rapinatori del ‘Bocciodromo’ a Tortona

Trovati e arrestati i rapinatori del ‘Bocciodromo’ a Tortona

TORTONA – I Carabinieri di Tortona sono riusciti a risalire e ad arrestare i tre autori di una brutale aggressione avvenuta il primo febbraio in un locale della città. Il fatto avvenne al “Bocciodromo“, un locale pubblico della periferia di Tortona. Quella sera sembrava essere simile a tante altre per i gestori del posto, ma alle 3 di notte, quelli che fino a poco tempo prima erano stati normali avventori, si trasformarono in aggressori.

In tre approfittarono dell’imminente chiusura e, rimasti gli unici clienti del locale, si avventarono contro i titolari e li rapinarono del denaro della cassa e delle macchinette videopoker. Secondo le ricostruzioni dei militari la loro azione avvenne con violenza inaudita. Prima colpirono uno dei gestori che stava svuotando l’incasso dalle macchinette videopoker, per poi passare al socio e razziare l’incasso della serata, poco più di 500 euro. I rapinatori poi fuggirono senza lasciare traccia. Grazie all’attenta e brillante attività di indagine i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Tortona sono riusciti a identificare Sonny Lebbiati, 23 anni, di Alba, Rodolfo De Colombi, 30 anni di Pavia e un 17enne di Torino.

Tutti e tre risultano pregiudicati o con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, particolarmente pericolosi e violenti, “appartenenti a famiglie nomadi che si muovono tra i vari campi del nord-ovest del Paese“. Il Tribunale di Alessandria e quello per i Minorenni di Torino, a fronte delle evidenti prove derivate dall’attività di investigazione, hanno emesso una misura di custodia cautelare in carcere per tutti, anche per il minorenne, con la grave accusa di rapina aggravata in concorso. L’azione coordinata dei Carabinieri di Tortona con l’Arma di Alba, Pavia e Torino Mirafiori, avvenuta in diverse giornate, ha permesso di rintracciare i malviventi in altrettanti campi nomadi, assicurandoli alla Giustizia.

I maggiorenni si trovano ora nel carcere di Alessandria, mentre il minorenne è al Ferrante Aporti di Torino.

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