Autore Redazione
martedì
28 Aprile 2015
16:45
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Cronaca - Ovada

Arrestati i due camionisti del tir su cui sono stati scoperti a viaggiare anche cinque afghani

Arrestati i due camionisti del tir su cui sono stati scoperti a viaggiare anche cinque afghani

CASTELLAZZO BORMIDA – La Polizia Stradale ha arrestato i due camionisti slovacchi a bordo del tir su cui sono stati scoperti a viaggiare anche cinque afghani. Gli uomini erano stati tratti in salvo nelle prime ore di domenica mattina dagli agenti della Sottosezione di Ovada. Fermato il mezzo sull’A26, all’altezza di Castellazzo Bormida, la Polizia aveva trovato le cinque persone stipate nel vano di carico del mezzo. Rimasti in piedi per 20 ore, senza bere né mangiare, gli afghani  erano stati subito affidati alle cure dei sanitari. Nel frattempo gli agenti della Stradale avevano avviato le indagini per ricostruire tutte le tappe del mezzo pesante, partito dalla Macedonia e diretto in Spagna. Anche grazie al racconto di uno degli uomini tratti in salvo, la Polizia ha così scoperto che i cinque erano saliti sul tir in Serbia, dopo aver pagato un’ingente somma di denaro a una terza persona. Varcati i confini italiani a Trieste il mezzo pesante non si era più fermato fino alla sosta nell’area di servizio “Bormida Ovest”. Proprio lì i due autotrasportatori avevano deciso di allertare le Forze dell’ordine, segnalando rumori sospetti. Gli elementi raccolti durante l’indagine hanno però convinto la Polizia della colpevolezza dei due camionisti slovacchi che secondo gli agenti avrebbero consapevolmente fatto entrare in Italia i cinque afghani, con l’aggravante del trattamento inumano riservato ai “passeggeri”, tenuti quasi un giorno senza acqua né cibo e in uno strettissimo spazio ricavato nel vano di carico del mezzo pesante. Dopo le prime cure e il fotosegnalamento in Questura, i cinque uomini sono ora  ospitati in una struttura di accoglienza, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiati.

 

 

 

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