Autore Redazione
mercoledì
17 Marzo 2021
05:00
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Cronaca - Novi Ligure

Il pedagogista Daniele Novara: “uno schermo non è scuola”

Il pedagogista Daniele Novara: “uno schermo non è scuola”

NOVI LIGURE – Sarà il pedagogista Daniele Novara l’ospite del prossimo incontro della rassegna “Novi d’Autore” che si potrà seguire in streaming venerdì 19 marzo, alle 18, sulla pagina Facebook della Biblioteca Civica di Novi Ligure o sul canale Youtube del Comune di Novi, nella sezione “Storie in viva voce”.

Nel suo libro “I bambini sono sempre gli ultimi. Come le istituzioni si stanno dimenticando del nostro futuro”, il pedagogista lancia l’allarme sulla scuola durante la pandemia.

I bambini e gli studenti italiani per Novara sono “i più penalizzati” d’Europa. La scuola italianaè quella che nell’ultimo anno ha accumulato più chiusure in assoluto. Questo avrà conseguenze sul nostro futuro di Paese ma sta già provocando conseguenze soprattutto nei bambini”. I più piccoli, ha raccontato ancora il pedagogista, stanno accumulando stress che spesso esplode in episodi di aggressività“, soprattutto verso i genitori: “Questo perché stanno vivendo una situazione contro la loro natura. I bambini devo andare a scuola, socializzare”.  La chiusura delle scuole crea problemi anche ai genitori, ha aggiunto il pedagogista, che in questi mesi si è ritrovato di fronte sempre più mamme e papà “in burnout“. “Il Governo ha mandato tutti in Dad senza prevedere adeguati strumenti per gestire questa situazione. I genitori non ce la fanno, non possono lavorare con i figli in casa. Chi si occupa dei bambini e dei ragazzi? Ancora una volta dovranno essere i nonni, come nell’ultimo lockdown quando il 70% dei bonus baby sitter è andato a loro”.

Il Governo, ha aggiunto critico Novara, avrebbe disatteso le promesse fattee chiuso le scuole senza dare la possibilità “a nessuno” di organizzarsi. “E mi chiedo anche perché. Le scuole non possono essere asettiche ma i dati ci dicono che le aule sono uno degli ambienti più sicuri – ha sottolineato ancora il pedagogista – In Italia, però, restano aperte attività produttive e negozi ma le scuole chiudono. E’ una pretesa assurda che uno schermo faccia la scuola, una pretesa frutto di un atteggiamento cinico, barbaro e sadico verso i bambini“.

Novara, ha aggiunto, sostiene i comitati dei genitori che si stanno battendo per la riapertura delle scuole e sollecita il Governo a ripensare alla sua decisione. La scuola è un diritto primario e oggi non ci sono motivi sufficienti per chiuderla. Chiudete altro se proprio dovete fare demagogia. La scuola viene prima delle aziende perché è nella scuola che si costruisce il futuro di una generazione”.

Di seguito l’intervista audio a Daniele Novara.

 

(In copertina foto di Annie Spratt on Unsplash)

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