Autore Redazione
martedì
13 Aprile 2021
15:10
Condividi
Cronaca - Alessandria

Rsa Capra di Spinetta, sindacato Cse replica a Uil: “Raccontiamo la verità, con la coscienza pulita”

Rsa Capra di Spinetta, sindacato Cse replica a Uil: “Raccontiamo la verità, con la coscienza pulita”

ALESSANDRIA – Non si placa la vicenda legata allo stato di agitazione dei dipendenti della rsa Capra di Spinetta Marengo. Il sindacato Cse Sanità – Dipartimento FLP ha replicato alle dichiarazioni della Uil Fpl, definite “infamanti e del tutto non veritiere”.

“Secondo la Uil Fpl, infatti, la nostra decisione di proclamare lo stato di agitazione sarebbe stata presa senza sentire i lavoratori, tanto che anche alcuni dei nostri iscritti si sarebbero dissociati. Inoltre, a parere del predetto sindacato, saremmo firmatari di un contratto “pirata” che, in quanto tale, bene fa l’azienda a non applicare, preferendo invece quello firmato da loro ormai 15 anni fa e mai rinnovato. Sempre secondo la Uil Fpl, quindi, noi saremmo dei visionari che vedono problemi la dove, invece, è tutto a posto e che il nostro reale ed ultimo intento sarebbe solo quello di far chiudere la struttura. Inutile dire che nulla di quanto scritto dalla Uil Fpl nel succitato comunicato risponde a verità.

Purtroppo, infatti, gli operatori nostri iscritti, che concordi con Noi hanno accettato la proclamazione dello stato di agitazione, ci confermano che la situazione nella struttura è sempre più complessa:
carenza di personale, carenze a livello manutentivo;
mancato rispetto della minime norme sugli orari di lavoro e sulla sicurezza sia degli operatori che degli ospiti;
totale disorganizzazione aziendale frutto del ripetuto cambio dei vertici sia a livello locale che nazionale;
– mancata applicazione di un contratto collettivo nazionale validamente sottoscritto nel 2017 da Anaste ( l’Associazione datoriale a cui aderiva la Sereni Orizzonti 1 spa) con la scrivente ed altre Organizzazioni sindacali solo per venire incontro alle richieste ed agli interessi di Cgil-Cisl-Uil che vogliono, invece, vedere ancora applicato il Contratto del 2005/2009, con ciò provocando ai lavoratori una perdita sia di diritti che economica, (pari a circa 40 euro al mese);
totale assenza di relazioni sindacali e continua attuazione di comportamenti chiaramente antisindacali da parte sia della Sede centrale che dei responsabili locali.

Se, a fronte di tutte queste oggettive problematiche, raccontare la verità può impedire l’ingresso di nuovi ospiti ce ne assumiamo tutta la responsabilità, consapevoli noi che questa è l’unica strada per tutelare pienamente i diritti dei lavoratori nel rispetto di quella che è la funzione propria di un sindacato. Perché, ci preme ricordarlo a chi lo avesse eventualmente dimenticato nel frattempo, lo scopo e l’obbiettivo di un sindacato e di un sindacalista non può limitarsi alla raccolta di tessere ed iscrizioni ma deve sempre mirare a garantire la dignità di tutti i lavoratori. Nel rispetto ed in ossequio di quanto stabilito dalla nostra carta costituzionale, la quale riconosce la libertà di organizzazione sindacale e di contrattazione collettiva, vietando i sindacati di comodo e le condotte repressive di ogni attività sindacale. In conclusione, ci teniamo a sottolineare che la coscienza del nostro sindacato è pulita e che non abbiamo timore a guardarci allo specchio, cosa che, purtroppo, non siamo certi possano dire coloro che, di fronte a problemi reali e concreti, preferiscono mettere i paraocchi.

Condividi