Autore Redazione
mercoledì
28 Aprile 2021
05:00
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Cronaca - Alessandria

Nei bar di Alessandria senza dehors dove “è come essere in zona arancione, anzi peggio”

Nei bar di Alessandria senza dehors dove “è come essere in zona arancione, anzi peggio”

ALESSANDRIA – Il ritorno in zona gialla non è stato sinonimo di riapertura e ripartenza per tutti i bar e locali di Alessandria. Camminando tra via Mazzini, via Guasco e via Venezia, centralissime vie del capoluogo, martedì pomeriggio erano diverse le saracinesche di bar abbassate. Per alcuni locali magari era giorno di chiusura ma altri, come il Bar Dolci Pensieri di via Venezia, sono e rimarranno chiusi anche in zona gialla, o almeno “in una zona gialla con le attuali regole”.

Le nuove limitazioni che vietano le consumazioni all’interno dei locali stanno doppiamente penalizzando i bar e le attività di ristorazione che non hanno e non possono avere dehors all’esterno. Roberto Forelli, titolare del bar Dolci Pensieri, aveva chiesto al Comune di Alessandria di poter occupare tre stalli davanti al suo bar per mettere qualche tavolino ma, ha raccontato, si è sentito rispondere: “No”. “Dall’inizio dell’anno abbiamo lavorato solo 20 giorni a febbraio. Il resto del tempo siamo rimasti chiusi perché solo accendere le luci e la macchina del caffè costa più di quanto si potrà mai incassare con l’asporto”. Roberto abita a circa 60 km da Alessandria e alle spese di gestione del locale dovrebbe aggiungere anche quelle degli spostamenti per guadagni risicati. “In via Venezia nessuno viene da noi a prendere un caffè per berlo all’esterno, in piedi e in un bicchierino di carta perché per tanto così lo prende alle macchinette dell’ospedale“. Con il ritorno in zona gialla Roberto sperava in una “vera riapertura“, ma con queste nuove regole per il titolare del bar “Dolci Pensieri è come essere ancora in zona arancione”.

Con il passaggio in zona gialla non è cambiata la situazione neppure per un altro bar senza tavoli all’esterno in un’altra centralissima via del capoluogo: via Guasco. Per Stefano Melotti, titolare del bar Pausa Caffè, il recente passaggio in zona gialla non ha migliorato la situazione, anzi l’ha forse “peggiorata”. Con la ripresa dei pranzi nei  locali che possono sfruttare spazi esterni, il bar in via Guasco senza sedie e tavoli fuori ha già riscontrato “un calo di ordini d’asporto”.

Stefano potrebbe ricavare uno spazio esterno sfruttando il cortile interno del bar. I condomini, ha raccontato, sarebbero disponibili a lasciare all’esercente i loro stalli ma il titolare del bar Pausa Caffè sta “ancora aspettando una risposta” dal Comune di Alessandria in merito alla richiesta di concedere dei pass per consentire a chi abita nel palazzo di parcheggiare gratuitamente nelle strade e piazze limitrofe. Stefano, ha aggiunto, “non ce l’ha” con i colleghi che hanno a disposizione spazi all’esterno e “capisce” che non si può chiudere al traffico una strada di passaggio e trafficata come via Guasco. In una situazione ancora così difficile avrebbe però voluto che fossero state garantite “a tutti le stesse condizioni per ripartire”.

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