Autore Redazione
martedì
19 Maggio 2015
06:36
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Cronaca - Alessandria

Cave del terzo Valico ad Alessandria: tanti dubbi e poco personale per i controlli

Cave del terzo Valico ad Alessandria: tanti dubbi e poco personale per i controlli

ALESSANDRIA – La questione cave ad Alessandria continua a far discutere con le perplessità del Movimento 5 stelle, i timori, in misura differente, di Arpa e Provincia e le prescrizioni del Comune di Alessandria. La Commissione congiunta di ieri (Salute e Territorio) è tornata sull’argomento relativo ai luoghi in cui conferire lo smarino del Terzo Valico. In questo momento la situazione è ancora in fase di pre-autorizzazione, ma il tema è delicato e oggetto di una forte discussione aperta che sfocerà, sabato, in una manifestazione sotto il Comune di Alessandria sebbene il sindaco, Rita Rossa, abbia puntualizzato come l’amministrazione non abbia “autorizzato nulla, il piano cave era già autorizzato e il Comune partecipa solo alla conferenza dei servizi“. Fatto sta che ad Alessandria potrebbero arrivare le pietre del Terzo Valico. I siti scelti sono Bolla a Spinetta e cascina Clara e Buona al Cristo, oltre all’ipotesi cascina Guarasca. In tutti i casi i tecnici ieri hanno manifestato una serie di perplessità e di verifiche da effettuare. La preoccupazione maggiore, evidenziata dal direttore provinciale di Arpa, Alberto Maffiotti, è per la vicina presenza dei pozzi dell’acquedotto alessandrino. “I vari rischi evidenziati sono dovuti al fatto che la stessa falda che sarebbe utilizzata per il ritombamento del materiale conferito è poi la falda che in parte viene riutilizzata per l’acqua potabile. Indipendentemente dal fatto che questo avvenga dobbiamo mettere in sicurezza la falda potabile e rendere impermeabile la falda attorno ai pozzi in modo che quanto può finire dentro questa cava non abbia riflessi sui pozzi”. 

Per questo il Movimento 5 stelle ha invitato il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, a ripensare alla vicenda anche perché, ha chiesto Andrea Cammallericosa ci guadagnano i cittadini da questa operazione?” Una domanda appaiata a un’altra definita “di buon senso” e cioè: “perché mettere a repentaglio le falde?
Il timore peraltro è quello condiviso anche dall’assessore all’ambiente, Claudio Lombardi: “dobbiamo avere particolare attenzione rispetto all’acqua. Un pericolo potenziale c’è sempre di conferimento di prodotti inquinati. Dobbiamo attivare dei controlli sulle cave per sapere se sono in grado di ricevere prodotti non inquinati“. Preoccupazioni, quelle dell’assessore, ha spiegato ancora Cammalleri, “che non sono le stesse del sindaco“. La cui presenza in giunta, ha sottolineato Rita Rossa, è “la risposta” ai dubbi avanzati dall’opposizione.
Ma a tutti questi dubbi se ne aggiunge un altro, quello collegato alla questione controlli, un altro aspetto fortemente critico a fronte delle difficoltà di operare in maniera puntuale e costante, come ha sottolineato ancora Alberto Maffiotti: “tutti i controlli che possono avvenire per impedire che qualcuno introduca eventualmente materiali illeciti devono essere attuati. La fascia di rischio è proprio questa: quanto riusciamo a essere sicuri che il materiale conferito sia roccia proveniente dal Terzo Valico. La situazione è aggravata o più preoccupante proprio perché in queste zone ci sono dei pozzi d’acqua.” Una questione non da poco per il problema dell’esiguità del personale: “noi stiamo parlando del Terzo Valico, una delle opere più importanti in termini di movimentazione terra che la provincia abbia mai avuto – ha aggiunto Maffiotti. Come Arpa vogliamo effettuare controlli ma non possiamo materialmente con il personale che avevamo prima a meno che non dedichiamo tutti i nostri sforzi su questa opera. Così facendo però smettiamo di effettuare altri lavori. Il Terzo Valico ha un prospetto temporale di 6 anni minimo più altri tre. Per questo abbiamo chiesto l’aggiunta di personale che possa darci una mano, che sia la polizia provinciale, l’Asl o altri”.
Il sindaco, nonché presidente della Provincia, su questo ha manifestato attenzione e ha rassicurato il direttore di Arpa: “sono disponibile a verificare la messa a disposizione di tutto il personale necessario”.
I controlli dovranno essere operati per controllare il conferimento nelle cave delle pietre del Terzo Valico. Se l’iter proseguirà e verrà autorizzato si parla di 20 camion al giorno, secondo l’amministrazione, o di 200, per il Movimento 5 stelle. I veicoli passeranno da Alessandria Sud per proseguire verso la Stortigliona.
Intanto sabato pomeriggio contro quei camion si muoveranno i cittadini.

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