Autore Redazione
mercoledì
28 Luglio 2021
05:00
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Cronaca - Alessandria

La campagna vaccinale spinge anche la ripresa delle aziende alessandrine

La campagna vaccinale spinge anche la ripresa delle aziende alessandrine

 

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Si naviga sempre “a vista” causa covid e si guarda con attenzione ai possibili effetti della variante Delta. Le attività industriali della provincia, però, sono “in ripresa” e guardano al trimestre estivo con “ottimismo“. Gli ultimi dati raccolti da Confindustria Alessandria tra le 98 imprese associate che hanno partecipato alla 187a Indagine Congiunturale fanno registrare importanti segnali positivi, hanno sottolineato la presidente di Confindustria Alessandria, Laura Coppo, il direttore, Renzo Gatti, e Giuseppe Monighini, Responsabile dell’Ufficio Studi.

La ripartenza dell’export dà un importante slancio anche alle imprese dell’Alessandrino, da sempre “fortemente esportatrici”. L’allentamento delle misure per contenere la diffusione del virus e l’importante accelerata sul fronte della campagna vaccinale stanno inoltre facendo ripartire la spesa delle famiglie, “tassello” finora mancante nel puzzle della ripresa. Grazie al passo più spedito dei vaccini  anche i segni “più” dell’ultima indagine congiunturale sono cresciuti più rapidamente rispetto al precedente trimestre. Per il periodo luglio-settembre 2021 rimane positiva la previsione dell’occupazione (+3 contro il +4 di tre mesi fa), la produzione cresce e arriva a +19 rispetto al +5 del precedente trimestre gli ordini export arrivano a +15 dal –13 della precedente indagine. Sono in recupero e positive anche le attese sulla redditività a +4 (erano a –13). Diminuisce, anche se resta ancora alta, la previsione di ricorso alla cassa integrazione, formulata dal 16% degli imprenditori intervistati, contro il 22% dello scorso trimestre e il 48% registrato nel 2020. Sempre in maggioranza, dal 78 % al 75%, gli imprenditori che prevedono invariata l’occupazione. La propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è sempre elevata ed è dichiarata dal 78% degli intervistati (era al 76% tre mesi fa), e anche il grado di utilizzo degli impianti cresce al 77% della capacità (era al 71%). Il ritardo negli incassi scende ed è segnalato dal 27% degli imprenditori (era il 35%). L’indicatore di chi ha lavoro per più di un mese aumenta ed è dichiarato dall’84% degli intervistati (era l’81%).

Per quanto riguarda i diversi settori produttivi, dall’ultima Indagine Congiunturale sono emersi nuovi riscontri positivi dal settore dei servizi alle imprese. L’occupazione scende da +18 a +10 ma rimane positiva, così come la redditività, prevista costante per il 77% degli intervistati. Sale a +27 il livello di attività (era +19), e i nuovi ordini (da +11 a +13).

In recupero anche le previsioni del settore gomma-plastica. L’occupazione si conferma positiva a +11 e gli altri indicatori principali (produzione, totale ordini e ordini export) sono a +33. Buona la ripresa del comparto alimentare che registra tutti segnali positivi, con l’occupazione a +11 rispetto al -9 del precedente trimestre, produzione a +22, totale ordini a +33, e ordini export a +37. Per il settore gomma-plastica non è previsto ricorso alla cassa integrazione ed è molto alta la propensione a investire (89%).  Non è previsto ricorso ad ammortizzatori sociali neppure nel settore della chimica che fa registrare valori positivi per occupazione (+22), zero alla voce produzione e due segni “meno” per ordini totali e ordini export, rispettivamente -11 e -15.

Fa più fatica il settore metalmeccanico. L’occupazione è ancora negativa a -10, era a -14 tre mesi fa e a -31 un anno fa. Torna invece positiva a +5 la produzione (era a -4 nel precedente trimestre). Ancora negativi gli ordini totali, da -9 passano a -5, ma migliorano e tornano positivi gli ordini export (a +11). La redditività è però segnalata in diminuzione dal 26% delle imprese ed è ancora alto il ricorso alla cassa integrazione, segnalato dal 32% delle imprese.

L’affanno del metalmeccanico può avere diverse cause ma sul settore, per la presidente di Confindustria Alessandria, Laura Coppo, ha certamente impattato l’aumento dei costi delle materie prime. Come consigliere dell’azienda di famiglia Nuova Eletrofer Srl di Occimiano, la presidente degli industriali alessandrini ha visto quadruplicare il costo del rame e praticamente raddoppiare quello dell’acciaio. “L’aumento dei costi crea una ulteriore incertezza nei mercati. Io, però, sono ottimista, come è del resto lo spirito degli imprenditori. Recentemente è stato approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ora è importante che venga attuato in tempi rapidi per sostenere la crescita delle imprese“.

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