Autore Redazione
sabato
11 Settembre 2021
11:00
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Cronaca - Eventi - Novi Ligure

Hotel Blanco di Edoardo Ribatto termina l’estate di Hortus Conclusus. La recensione

Tutto esaurito per lo spettacolo in scena sino al 12 settembre nella Domus di via Bianchi a Novi, sede invernale di Hortus. In scena con Ribatto, Sarah Pesca
Hotel Blanco di Edoardo Ribatto termina l’estate di Hortus Conclusus. La recensione

NOVI LIGURE – “All’inizio c’è solo un quadro che va immaginato”.  Una cornice vuota campeggia sulla scena di “Hotel Blanco”, la produzione di Hortus Residence, la residenza artistica della rassegna Hortus Conclusus, ideata e diretta da Andrea Lanza, che si è svolta in agosto per il settimo anno consecutivo e che, da sempre, ospita anche progetti che stanno crescendo. Il lavoro di Edoardo Ribatto, in scena con Sarah Pesca, è il frutto della seconda edizione di Hortus Residence ed è presentato in questi giorni presso la Domus di via Bianchi a Novi, sede invernale di Hortus, oltre che uno dei palazzi più antichi della città. Sarà in scena, in anteprima assoluta e sempre con il tutto esaurito, sino al 12 settembre.

Il primo appunto, spiega Ribatto, risale al 6 marzo 2020, in piena prima ondata pandemica, e la storia parte proprio da uno scenario distopico, ambientato nel 2029, in un mondo ancora stretto in un lockdown rigoroso, che impedisce socialità e contatto fisico. Da queste premesse inizia una storia d’amore, che diventa rifugio e riscatto, fa sorridere tingendosi di assurdo e fa riflettere sulle primarie esigenze umane. All’Hotel Blanco, deserto da anni, uno scrittore disperato si incontra, nonostante le limitazioni agli spostamenti per motivi sanitari, con una prostituta e la paga affinché lei gli tenga compagnia durante il suo suicidio. Tra i due si instaurerà un’intesa, che farà capolino tra gli equivoci e porterà ad un progetto di fuga dalla reclusione.

La regia, in collaborazione con Sofia Sironi, stabilisce più piani narrativi, separati per modalità e stile. L’azione si agisce al centro della scena, dove Ribatto e Pesca si scontrano e poi incontrano in modi inaspettati e sul tono della commedia, dove le incomprensioni si giocano con l’ironia del battibecco. Ai lati del palco due leggii: i due protagonisti sono separati, mantengono la distanza di sicurezza imposta dall’emergenza sanitaria, interloquiscono nella forma ostile ormai ovunque radicata. Infine le loro riflessioni, il pregresso virtuale del loro incontro, le loro emozioni maturate nella solitudine sono registrate, sembrano venire dalla coscienza, ma anche da un altro spazio. Tre modalità distinte e unificate visivamente dalla cornice vuota, che diventa finestra affacciata sul mare e sul cielo dove volano i gabbiani, un esterno la cui inaccessibilità è continuamente ricordata dai megafoni che invitano a non uscire dalle case. Come un quadro bianco da interpretare, fa immaginare altri mondi paralleli, dove poter vivere e dove il bianco delle mascherine e dei guanti di lattice possa non essere “una specie di Siberia”. Dalla riflessione sull’opera da immaginare all’elaborazione di una fuga verso un altrove ignoto la via passa attraverso la paura di lui e l’entusiasmo di lei, attraverso “Ultimo tango a Parigi” e, infine, attraverso l’amore.

Un testo che rivela una riflessione profonda, nata in un momento particolare, ma estesa alla natura umana e alle conseguenze dalla negazione delle sue necessità. Ribatto e Pesca danno il giusto peso ai momenti drammatici, cui si giunge con un crescendo di leggerezza e di dialoghi serrati. Si sovrappongono nei loro pensieri ad alta voce, dando corpo a due diversità che sembrano incompatibili, per poi abbandonarsi l’uno all’altra; regalano momenti di significativo umorismo con le sole espressioni, affacciati alla cornice-finestra, mentre osservano le sorti di un gabbiano. Hotel Blanco è ancora in forma di studio, ma è già uno spettacolo dalla regia definita ed efficace nella creazione di più piani narrativi ed emotivi convergenti, dalla drammaturgia ben strutturata e dall’interpretazione convincente di due protagonisti, che hanno trovato una sintonia che arriva forte e chiara.  Le repliche di sabato 11 alle 18 e di Domenica 12 settembre alle 16 sono al momento sold out, per eventuali informazioni circa la possibilità di partecipare: inhortus@gmail.com – 3339970358

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