Autore Redazione
giovedì
3 Febbraio 2022
03:29
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Cronaca - Piemonte

Perché il 3 febbraio si usa mangiare l’ultimo panettone dell’inverno

Perché il 3 febbraio si usa mangiare l’ultimo panettone dell’inverno

RADIOGOLD – Il 3 febbraio è arrivato e con lui anche la tradizione di mangiare un pezzetto di panettone (possibilmente benedetto) avanzato da Natale. Un uso che, nella credenza popolare, terrebbe lontano i malanni oltre a proteggere dal mal di gola. Una tradizione che riguarda soprattutto la Lombardia, ma che si è presto diffusa in buona parte del Nord Italia, e soprattutto in quei territori confinanti con la zona del Milanese, della Brianza e del Pavese.

Il legame tra il panettone e il 3 febbraio si fa risalire a un frate piuttosto goloso di nome Desiderio e a una massaia. La pia donna, secondo la leggenda, poco prima del periodo natalizio portò al frate un panettone affinché lo benedicesse. Lui, forse troppo occupato o procrastinatore, si dimenticò del dolce per diversi giorni. O meglio ne spiluccava qualche boccone ogni volta che se lo trovava davanti: questo sino a quando non rimase solo l’involucro.

Quando la donna tornò a chiedere indietro il panettone benedetto era il 3 febbraio e il dolce era già finito da un pezzo. Per evitare la figuraccia il religioso condusse la donna all’angolo nel quale c’era l’involucro pronto a inventarsi qualcosa per uscire da quell’inghippo. Quando però arrivarono davanti allo scaffale dove il panettone era custodito lo trovarono integro, anzi, addirittura raddoppiato. Questa sovrannaturale apparizione fu attribuita a San Biagio. Da qui l’usanza di mangiare un pezzetto di panettone benedetto il 3 febbraio.

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