Autore Redazione
lunedì
3 Agosto 2015
22:00
Condividi
Cronaca - Piemonte

In Piemonte, da inizio anno, incremento di fulmini del 134% rispetto al 2014

In Piemonte, da inizio anno, incremento di fulmini del 134% rispetto al 2014

PIEMONTE – I fulmini in Piemonte, in questi sette mesi, sono aumentati del 134% rispetto allo stesso periodo del 2014. Nei primi 7 mesi del 2015 sono caduti sulla regione 96.092 fulmini. Lo ha registra il Sistema Italiano Rilevamento Fulmini di proprietà di Cesi, Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano. Negli ultimi 15 anni, la Regione più colpita è stata la Toscana (808.395 fulmini), seguita da Piemonte (706.665 fulmini) e Lazio (658.815 fulmini). In Piemonte, nel 2000-2014, sono caduti 706.665 fulmini su una superficie di 25.394 km2. Il mese maggiormente interessato da questo fenomeno in media è luglio seguito da agosto e giugno.

Di seguito le 20 regole d’oro per evitare incidenti in caso di temporali

In casa:
– spegnere il televisore, staccare la spina e l’antenna;
– evitare di venire a contatto con rubinetti o tubi dell’acqua e di fare la doccia o il bagno;
– non utilizzare apparecchi elettrici (ad esempio phon, ferro da stiro), non eseguire riparazioni elettriche a contatto e/o direttamente sull’impianto, e utilizzare il telefono solo in caso di urgenza.

In automobile:
– chiudere finestrini e porte o portelli e non toccare parti metalliche o l’autoradio.
Ricordiamo che l’automobile, in caso di temporale, può essere considerata un buon rifugio. È, infatti, una gabbia metallica che conduce a terra la corrente tramite le gomme bagnate. Inoltre la poca distanza dalla macchina a terra è sufficiente a innescare un arco elettrico ricreando una messa a terra sicura.

In montagna:
– prima di fare una gita informarsi sempre sulle condizioni meteorologiche;
– se si è sorpresi da un temporale già sul percorso, cercare di scendere di quota o di trovare un rifugio chiuso (non sotto alberi o punte) ed evitare assolutamente le parti “ferrate” del percorso;
– se si rimane all’aperto restare in un luogo lontano da punte o alberi e assumere una posizione accucciata.
Da tenere presente che la montagna, essendo a elevate altitudini, è un luogo molto esposto ai fulmini.

Al mare:
– non rimanere in acqua durante un temporale;
– se possibile non rimanere in spiaggia ma ripararsi in un luogo chiuso, oppure rimanere seduti o accucciati.
Nel caso che il fulmine colpisca la superficie dell’acqua, che è un buon conduttore, la corrente si disperde investendo eventuali bagnanti. La spiaggia, inoltre, è un luogo aperto e piano in cui anche un uomo in piedi può fungere da “punta”.

Al parco:
– allontanarsi dagli alberi il più possibile e trovare riparo in un luogo chiuso;
– se non si può trovare riparo, restare accucciati in un’area lontana da punte;
– se si è in bicicletta scendere di sella e allontanarsi dalla bici (se metallica).

In campeggio:
– restare in un luogo chiuso come la roulotte;
– uscire dalla tenda e trovare un rifugio chiuso ma, se si deve restare in tenda, accucciarsi e restare distanti dai pali metallici;
– evitare giochi con aquiloni o simili e di pescare con canna da pesca.

In barca:
– se si è in vicinanza di un porto andare all’ormeggio o navigare sottocosta;
– se siete in barca a vela l’albero è esposto ai fulmini quindi sistematevi lontano dallo stesso e lontano da elementi metallici;
– se è tecnicamente possibile si può buttare l’ancora facendola passare attorno all’albero e l’eventuale corrente si scaricherà attraverso l’ancora in mare;
– se il temporale non si allontana, riprendere la navigazione e cercare di portarsi velocemente in un’altra zona;
– in una barca a vela sarebbe necessario che tutte le strutture metalliche fossero ben connesse fra loro e con il bulbo, mediante cavi elettrici, in modo che il fulmine abbia sempre un percorso verso l’acqua. 

Condividi