Autore Redazione
sabato
5 Marzo 2022
16:45
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Cronaca - Piemonte

Arrivati in Piemonte i bambini ucraini malati di cancro e in fuga dalla guerra

Arrivati in Piemonte i bambini ucraini malati di cancro e in fuga dalla guerra

PIEMONTE – “Stanno fuggendo dall’Ucraina verso la speranza“. Alberto Cirio ha raccontato con queste parole l’odissea dei bambini ucraini malati di cancro che, con un pullman messo a disposizione dalla regione Piemonte hanno lasciato il loro Paese sotto il bombardamento dell’esercito russo per arrivare in Romania. Qui, all’aeroporto di Iasi, ad attenderli un aereo che li ha portati in Italia. Ad accoglierli anche il governatore Alberto Cirio. “E finalmente sono qui con noi questi bambini coraggiosi che lottano contro la malattia e scappano da una guerra folle“, ha spiegato poco prima del decollo dalla Romani in direzione di Torino.

A oggi il viaggio ha permesso a 13 bambini malati oncologici di proseguire le loro cure a Torino, al Regina Margherita. Insieme a loro cinque fratellini e quindici famigliari adulti. A bordo dell’aereo anche il presidente della Regione Alberto Cirio con l’assessore ai Bambini Chiara Caucino, la vicepresidente del Senato Anna Rossomando e la dottoressa Franca Fagioli, direttore dell’Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino: “Questo è un momento delicato, drammatico ma per noi è anche un momento di gioia e di speranza, perché ci permette di dare la solidarietà non solo a parole, ma nei fatti. Il Piemonte non sta a guardare e oltre a condannare la guerra e l’aggressione che la Russia ha fatto nei confronti dell’Ucraina pensa alle prime vittime, che sono le persone e in particolare gli anziani e i bambini, soprattutto quelli malati. Il nostro grazie di cuore va a questi straordinari imprenditori e a tutti coloro che grazie al sostegno della Fondazione Specchio dei tempi stanno supportando le iniziative necessarie a portare soccorso. E grazie naturalmente ai nostri medici. Ci auguriamo non debba essere necessario e che questa guerra possa finire presto, ma finché ci sarà qualcuno che avrà bisogno di aiuto il Piemonte risponderà presente“, hanno detto il presidente Cirio con gli assessori Caucino e Gabusi.

 

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