Autore Redazione
lunedì
14 Marzo 2022
07:00
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Cronaca

“Landscape Storymovers”. Narrare il territorio Patrimonio Unesco astigiano

Un progetto di valorizzazione che, con lo strumento della narrazione e del teatro, racconta il futuro scritto nel passato
“Landscape Storymovers”. Narrare il territorio Patrimonio Unesco astigiano

CANELLI – La narrazione del paesaggio è l’intuizione alla base di “Landscape Storymovers®– sistema integrato di narrazione del territorio”, progetto ideato da Elena Romano e Fabio Fassio. “Landscape Storymovers” è nato nel 2021 ed è stato sostenuto dal bando “VIVA: sostegno all’offerta culturale estiva dei territori”, della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha poi vinto il bando “In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori”, che propone un percorso di accompagnamento triennale per sviluppare progetti di attrattività culturale e turistica. Il paesaggio è quello del territorio Patrimonio Unesco astigiano, dove la cultura è ancora sinonimo di festa, cibo, vino, tradizione e dove, spiegano Fassio e Romano, “Ogni esperienza riporta sempre alla tavola e al vino, alla convivialità e alla condivisione per ricordarci in che modo il nettare delle nostre vigne e le mille risorse enogastronomiche delle nostre colline possono essere veicolo di cultura e linfa della nuova vocazione turistica per le colline Unesco”. Anche il termine “Storymoving” nasce da un lavoro legato al territorio, poiché è ispirato al metodo progettuale dell’architetto canellese Gianmarco Cavagnino, che parte proprio dalla narrazione delle storie come spunto di progettazione. Il percorso è stato condiviso con la Compagnia teatrale Il Teatro degli Acerbi, la cui poetica di “teatro e territori” e teatro popolare di ricerca è perfettamente in linea con la vocazione del progetto.

Coinvolgendo professionisti del settore della comunicazione, della progettazione, del turismo, dell’enologia e del paesaggio si sono attuate varie azioni: le “Experiences” con tour narrativi e degustativi per piccoli gruppi accompagnati da uno Storymover a piedi, in e-bike, a cavallo ed “Il paese narrato – digital storymoving”:video narrazioni e immagini dei luoghi tramite QR code apposto su pali posti in punti interesse culturale e narrativo.

Il nuovo progetto consta di cinque azioni.

La prima è il Censimento del paesaggio umano, con videointerviste che si stanno realizzando da gennaio ai testimoni del nostro patrimonio culturale per conservare storie, tradizioni, folklore, mestieri, sguardi e saperi allo scopo di utilizzarle come materiale per i “Pali della Memoria” e come archivio link QR CODE a disposizione delle biblioteche del territorio di libera fruizione per tutti oltre che online. Tra gli intervistati: Alberto Contratto, Michele Chiarlo, Gianni Coppo, Laurana Layolo, il professor Piercarlo Grimaldi, la prima sommelier d’Italia Laura Pesce, il pittore Giancarlo Ferraris, il ristoratore Gino Bardon, l’architetto Gianmarco Cavagnino e tanti abitanti dei paesi, vere tessere viventi del mosaico del territorio… Le interviste saranno di ispirazione e documentazione per le varie fasi del progetto.

L’azione successiva sarà un importante convegno nazionale ospitato il 25 marzo al Teatro Balbo di Canelli: “La Festa in Tavola. I teatri della terra: patrimoni di natura e umanità”, coordinato dall’Antropologo già Rettore dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo prof.Piercarlo Grimaldi con altri nove antropologi ed ospiti in rappresentanza di enti e istituzioni del territorio e internazionali. Si parlerà dei cambiamenti in atto sul territorio, con focus sul Piemonte meridionale, dove la cultura è ancora sinonimo di festa, cibo, vino, tradizione; un teatro della vita che rischia di perdere i suoi ultimi attori, e che oggi più che mai necessita di raccogliere, custodire e narrare il futuro che è scritto nel passato. Alla sera un momento di spettacolo con “Memorie in scena – Storie e Voci del Territorio” con musicisti e attori del Teatro degli Acerbi.

Le azioni successive porteranno all’estate allo “Storymoving Festival: Le Cascine e i Castelli”: sei appuntamenti di teatro itinerante site specific del Teatro degli Acerbi e narrazioni meditative con Gabriele Vacis in cascine storiche e castelli normalmente chiusi al pubblico e dieci appuntamenti del nuovo spettacolo della compagnia: “Trilogia degli spaesati, racconti epici di gente semplice”, nei piccoli comuni partners del progetto.

Le due azioni conclusive del progetto durante l’anno saranno i “Pali delle Memorie”, 30 pali “di testa” di vigna collocati nei punti di interesse del sito Unesco ospitanti una targa recante una foto tattile del luogo e una recante un QR CODE che rimanda ai Landscape Storymovies con audio o video narrazioni (anche con linguaggio LIS) e l’implementazione piattaforma Web per rendere universalmente fruibili tutti i contenuti narrativi del progetto.

Elena Romano e Fabio Fassio hanno ideato il progetto, lo coordinano e ne producono i testi e la regia, Ileana Ricci si occupa della comunicazione e della veste grafica, lo staff del Teatro degli Acerbi collabora all’organizzazione, tecnica e amministrazione oltre alla realizzazione degli spettacoli in programma, Patrizia Camatel del Teatro degli Acerbi e Federica Prete sono le principali Storymovers della Compagnia che insieme a giovani attori danno nuova vita all’epica del nostro paesaggio.

Per informazioni è possibile consultare il sito www.landscapestorymovers.it che è la piattaforma di riferimento per tutte le iniziative del percorso narrativo, oltre ai profili tematici Facebook e Instagram; analoghe informazioni sui canali di comunicazione del Teatro degli Acerbi.

Altri partner e finanziatori sono: l’unione collinare Vigne e Vini (Nizza Monferrato, Calamandrana, Bruno, Castelletto,  Molina, Castelnuovo Belbo, Cortiglione, Fontanile, Incisa Scapaccino, Maranzana, Mombaruzzo, Quaranti e Vaglio Serra), i comuni di Canelli, Calosso, Moasca, San Marzano Oliveto, l’Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero, l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato e l’ Associazione Astesana Strade del Vino.

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