Autore Redazione
lunedì
21 Marzo 2022
14:25
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Cronaca - Ovada

In viaggio da giorni senza soldi e viveri per fuggire dalla guerra: famiglia ucraina soccorsa a Ovada

In viaggio da giorni senza soldi e viveri per fuggire dalla guerra: famiglia ucraina soccorsa a Ovada

OVADA – Era in viaggio da giorni senza più soldi e viveri. Il tutto per fuggire alla guerra che sta distruggendo il Paese dove sono nati e cresciuti. Una famiglia ucraina è stata soccorsa dalla Polizia Stradale di Alessandria (Sottosezione di Ovada) nella mattinata dell’11 marzo. Gli agenti avevano notato una vettura, con targa ucraina, che procedeva a rilento in corsia di emergenza e con le frecce di emergenza in funzione.

La Polizia, dopo aver scortato e messo in sicurezza la vettura all’interno della vicina area di servizio Bormida Est, hanno constatato che a bordo del veicolo si trovava una famiglia di nazionalità ucraina composta da una giovane coppia con figli in tenera età. Tutti i componenti, seppur impauriti e stremati dal lungo viaggio, erano in buone condizioni di salute. Soprattutto temevano di essere rimpatriati in Ucraina. Compresa la situazione gli agenti hanno attivato i soccorsi, inizialmente resi difficili anche dalle difficoltà di comunicazione: nessuno dei componenti della vettura parlava né italiano e né tantomeno inglese.

Solo l’arrivo di un’interprete di madrelingua Ucraina, rintracciata nel frattempo telefonicamente dagli operatori, ha permesso di rassicurare la famiglia e comprenderne appieno il dramma: i profughi erano in viaggio ormai da quattro giorni, senza aver effettuato nessuna sosta, con l’intento di raggiungere quanto prima la Francia, dove sarebbero stati accolti da alcuni familiari. All’interprete hanno riferito di aver terminato le scorte di cibo e acqua due giorni fa e che i pochi soldi a disposizione gli sarebbero bastati a stento per sostenere le spese del viaggio ed arrivare a destinazione.

Mentre uno degli Operatori, tramite il Centro Operativo della Polizia Stradale di Genova, ha fatto intervenire un meccanico sul posto per riparare il veicolo, l’altro Agente ha immediatamente, a proprie spese, acquistato all’area di servizio, panini, acqua e snack in quantità necessaria a consentire la prosecuzione del viaggio senza dover ulteriormente gravare sui pochi soldi a disposizione.
In serata, sul telefono cellulare di uno degli Agenti, è anche arrivato un messaggio di ringraziamento per tutto quello che avevano fatto.

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