Gli portano del cibo e lui decide di condividerlo: quando gli ‘ultimi’ diventano primi in solidarietà

CASTELNUOVO SCRIVIA – Ci sono storie che spesso passano in silenzio. Storie di una profonda umanità, troppo sovente sommersa da un mondo dell’apparire che procede troppo velocemente per un gesto di bontà e solidarietà. Ma queste storie sono quelle che vanno raccontate per farci sperare in un mondo e futuro migliore, dove l’empatia possa prendere definitivamente il sopravvento sull’individualismo, dove l’umanità batta una volta per tutte la disumanità, dove una mano tesa possa soppiantare uno sguardo indifferente.

E questa storia che ci apprestiamo a raccontare arriva da Castelnuovo Scrivia, nel tortonese, dove un senzatetto, per tre giorni, ha trovato riparo su una panchina non distante da una pizzeria della zona. “Al secondo giorno che lo vedevo lì seduto, con i suoi fagotti contenenti poche cose e una coperta logora, ho deciso che dovevo aiutarlo in un qualche modo. Così sono andato al supermercato: ho comprato dell’acqua e gli ho fatto dei panini perché si potesse sfamare“, ci spiega Florian che a Castelnuovo vive e lavora. Quando insieme ad alcuni amici gli ha portato la borsa con i viveri il senzatetto lo ha guardato con un sorriso “davvero molto dolce“, poi si è alzato e ha detto “che non era il caso si disturbassero così per lui“.

Ecco che a quel punto l’uomo ha tirato fuori una pizza “che qualcuno gli aveva donato sicuramente poco prima” e “ce l’ha offerta per sdebitarsi. Voleva che mangiassimo tutti insieme“. Un gesto che ha colpito molto Florian: “Se nel mondo ci fosse meno egoismo e più voglia di condividere e darci una mano a vicenda vivremmo tutti molto meglio“. Il senzatetto poi, dopo tre giorni, è sparito da Castelnuovo Scrivia. Con la sua storia di uomo 50enne che a un certo punto ha perso il lavoro e la sua famiglia. “Spero che qualcuno l’abbia aiutato. Castelnuovo è un posto molto solidale, se qualcuno lo avesse visto o aiutato ce lo segnali“.