Autore Redazione
venerdì
27 Maggio 2022
05:37
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Cronaca - Alessandria

Comitati mensa sull’incontro col Comune: “Soddisfatti fino a prova contraria. Sciopero martedì confermato”

Comitati mensa sull’incontro col Comune: “Soddisfatti fino a prova contraria. Sciopero martedì confermato”

ALESSANDRIA – Oltre due ore e mezza di confronto, ieri pomeriggio, tra il Comune di Alessandria e i rappresentanti dei comitati mensa degli istituti rispetto alla refezione, alla presenza anche dei rappresentanti dei titolari del servizio.

“Siamo contenti dell’incontro di oggi” hanno rimarcato, ad esempio, i genitori dell’Istituto Straneo, pronti a indire insieme alle famiglie degli istituti De Amicis e Bovio-Cavour per il prossimo 31 maggio una sorta di sciopero della mensa, andando a prendere i loro figli al momento del pasto, a fronte delle tante segnalazioni di disservizi non ascoltate. Lo sciopero è comunque confermato: con questa azione abbiamo voluto mettere un riflettore su questo tema e anche solo l’averlo annunciato è servito. Dovevamo fare qualcosa. Rispetto a ieri siamo soddisfatti fino a prova contraria, ora attendiamo che quello che è stato detto venga attuato. A settembre ci aspettiamo un cambiamento. Abbiamo esposto le nostre criticità rispetto al servizio. Siamo stati ascoltati. In particolare abbiamo stigmatizzato i tanti cambi di menù e i diversi ritardi. Tra marzo e aprile, ad esempio, ce ne sono stati troppi, è inaccettabile. Ci riaggiorneremo a metà giugno, visto che il servizio mensa proseguirà per i bambini degli asili fino al termine del mese”.

Sempre nel plesso Straneo, ad esempio, secondo una mamma i ritardi “gravi”, cioè dai venti minuti in su, sarebbero stati in tutto 9 dall’inizio dell’anno. Tra le criticità più significative segnalate, inoltre, spicca una poca varietà del menù estivo: la frequente presenza della carne rossa a scapito dei legumi e una qualità rivedibile soprattutto nei secondi, col conseguente spreco di queste portate. “I bambini mangiano soprattutto i primi, e basta”. Il rammarico delle famiglie riguarda anche il mancato rimborso in caso di disservizi. “Ci è stato detto che una percentuale significativa di famiglie non paga ma pensiamo che il motivo che spinge una parte di chi non salda il costo sia proprio dovuto alle tante criticità del servizio stesso”.

“Il confronto è sempre positivo” ha precisato a Radio Gold l’assessore ai Servizi Educativi “l’incontro di ieri era stato programmato da tempo e non era stato convocato dopo l’annuncio dello sciopero per cercare di scongiurarlo. Ricordo che da due anni l’organizzazione non è cambiata e deve sottostare, per legge, alle regole imposte dalla pandemia. Il fatto che i bambini non possano mangiare nei refettori ma solo in classe mette non poco in difficoltà il personale. Il dover mangiare in aula comporta inevitabilmente più problematiche ma sono situazioni, purtroppo, inevitabili. Alle famiglie abbiamo dato tutte le risposte e ci troveremo ancora, confidando nel fatto che il prossimo anno si possa tornare a consumare i pasti nei refettori. Come abbiamo rimarcato anche nell’ultimo report, in tutto abbiamo effettuato 85 sopralluoghi, non è poco, se si tiene anche conto che i rappresentanti dei singoli comitati mensa hanno potuto agire solo da poche settimane, visto il recente allentamento delle restrizioni. Abbiamo assicurato una attenzione sempre più scrupolosa agli sprechi e al servizio di scodellamento, per cercare di migliorarlo il più possibile. Rispetto alla qualità dei menù ricordo che sono stati validati dall’Asl e devono rispettare parametri ben precisi. I gusti possono variare a seconda dei singoli casi: una criticità comune, però, riguarda ad esempio il pesce ma non è certo un alimento che si può togliere da un giorno all’altro. Ma, ripeto, è stato un confronto a tutto tondo e con piacere ci troveremo ancora prima della fine dell’anno scolastico”.

Foto di repertorio

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