Autore Redazione
mercoledì
29 Giugno 2022
05:16
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Cronaca - Alessandria

La palestra, quel fisico che non gli piaceva e i duri allenamenti: “Così sono diventato natural bodybuilder”

La palestra, quel fisico che non gli piaceva e i duri allenamenti: “Così sono diventato natural bodybuilder”

ALESSANDRIA – “In 10 anni ho trasformato la passione per la palestra in qualcosa di più“. Valerio Vidimari, giovane bodybuilder alessandrino, è infatti stato in grado di trasformare quell’amore per il sollevamento pesi e l’interesse per gli esercizi a corpo libero in una forma mentis che all’età di 27 anni gli ha permesso di ottenere i primi importanti successi nel mondo del natural bodybuilding professionistico. “Tutto è iniziato all’età di 17 anni quando ho iniziato ad andare in palestra perché non ero soddisfatto del mio fisico. Ero leggermente in sovrappeso, con fianchi grossi e un po’ di pancetta“, ci spiega Valerio, “da lì ho iniziato un lungo processo di cambiamento del mio fisico che, negli ultimi tempi, mi ha portato a provare la strada del bodybuilding professionistico“.

A gennaio di quest’anno, così, Valerio ha iniziato a fare davvero sul serio per farsi trovare pronto alle selezioni di maggio, passate senza troppi problemi, e arrivare così ai campionati nazionali e mondiali di giugno vissuti da assoluto protagonista. “Ho portato a casa in tutto cinque medaglie: un oro, due argenti e due bronzi“. Insomma un bottino davvero niente male per chi si affacciava per la prima volta al natural bodybuilding professionistico. Valerio è stato così nominato vice campione nazionale 2022 bodybuilding – 65 kg e piazzandosi al terzo posto nel rapporto altezza peso – 3 nazionale. L’oro è arrivato, invece, nella categoria bodybuilding novice “riservato agli esordienti“. Poi un argento e il titolo di vice campione internazionale rapporto peso altezza – 6 e terzo piazzamento per bodybuilding fino a 170 centimetri.

DOMANDA: Cosa è il natural bodybuilding?
RISPOSTA: Una disciplina che mira, attraverso un determinato allenamento con pesi e sovraccarichi, al cambiamento della composizione corporea definendone in maniera precisa la muscolatura. Si definisce natural perché non prevede in alcun modo l’utilizzo di anabolizzanti.
D: E come si certifica questa assenza?
R: Semplicemente siamo controllati con antidoping a campione, mentre il vincitore (anche a secondo della federazione di cui fa parte) viene testato obbligatoriamente.

D: Per raggiungere determinati livelli basta solo allenarsi?
R: Sì e no, nel senso che il processo che porta a disputare una gara ufficiale è molto lungo. Basti pensare che io ho iniziato la mia preparazione in inverno per gareggiare in estate. Poi è importante anche l’alimentazione.
D: Quindi riso bollito e pollo ai ferri?
R:
Una volta era così mentre adesso la dieta è più libera. Ho una tabella dove giornalmente devo assimilare un determinato numero di carboidrati, proteine, grassi e così via. Certo, quando una gara si avvicina il regime alimentare diventa più stringente, ma diciamo che rispetto al passato c’è più libertà.

D: Tornando agli allenamenti, che tipo di preparazione è?
R: Prima di tutto adattabile al soggetto. Una persona che pesa 80 kg avrà un allenamento diverso di uno che ne pesa 65. Poi gli esercizi sono quelli classici e puntano all’aumento del volume muscolare ma soprattutto alla sua definizione. Diciamo che il natural bodybuilding preferisce un corpo leggermente più asciutto ma ben definito.
D: Quindi diverso, tanto per intenderci, da Mr Olympia?
R:
Sì, come dicevo prima il corpo resta più asciutto ma allo stesso tempo definito. Si punta tutto sull’allenamento naturale in palestra.

Foto concessa da Valerio Vidimari

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