Autore Redazione
lunedì
21 Settembre 2015
05:25
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Cronaca

Aspettando Abilitando: “Occhio al lavoro” con l’Istituto Chiossone

Aspettando Abilitando: “Occhio al lavoro” con l’Istituto Chiossone

BOSCO MARENGO – Venerdì, al complesso di Santa Croce a Bosco Marengo si aprirà “Abilitando” (guarda anche QUI) il grande evento dedicato alle nuove tecnologie al servizio della disabilità e non solo. Un appuntamento ricco di eventi e di grandi occasioni per immaginare un futuro diverso, più semplice e meno problematico. Saranno 65 gli stand presenti, in un’area di 1500 metri quadrati, con due tensostrutture esterne. Una due giorni caratterizzata da convegni dedicati all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro e della scuola. Tutta l’area sarà completamente accessibile ai portatori di handicap, con un servizio navetta gratuito coordinato da ATM e Arfea. Tra i vari partner dell’evento ci sarà anche l’Istituto Chiossone che porterà ad Abilitando la propria esperienza: 

“Aiutare concretamente i disabili visivi a inserirsi nel mondo del lavoro e trovare un impiego in grado di valorizzarne interessi e competenze: questo l’obiettivo di “Occhio al Lavoro”, il progetto condotto a Genova dal gennaio 2013 al giugno 2015 dall’Istituto Chiossone, in partnership con la sezione ligure dell’UICI Liguria, la Cooperativa Solidarietà e Lavoro e il finanziamento di Regione Liguria e del Fondo sociale europeo. 

Venerdì 25 settembre nell’ambito di Abilitando,  presso il complesso monumentale di S. Croce a Bosco Marengo (AL),  saranno presentati i risultati del progetto. 

50 persone con disabilità visiva coinvolte nelle attività di formazione; 12 centralinisti qualificati e 13 centralinisti riqualificati con qualifica URP (operatori telefonici addetti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico); 22 work experience in vari settori (turismo, ristorazione, istruzione, sanitario, pubblica amministrazione, informatica, trasporti marittimi); 12 assunzioni di figure professionali quali guide turistiche, centralinisti, operatori URP, impiegati commerciali e customer service. Questi i numeri di “Occhio al Lavoro”, verso opportunità lavorative che non si rivolgano solo alla tradizionale fi gura del centralinista, da sempre considerato unico sbocco professionale per ciechi e ipovedenti. In questo senso è fondamentale il ruolo delle nuove tecnologie, che modificano continuamente il mondo del lavoro, aumentandole possibilità per i disabili visivi di applicarsi in differenti ambienti di lavoro. 

Tre le condizioni essenziali per un inserimento professionale vincente. Innanzi tutto che il candidato sia disposto a lavorare su di sé, approfondendo potenzialità e limiti.

Dall’altra parte, che l’azienda sia disposta ad “aprire gli occhi”, superando il luogo comune di disabilità visiva equivalente a “buio totale”, per scoprire le abilità di una persona cieca o ipovedente in un contesto lavorativo .Fondamentale è poi il ruolo del mediatore, in questo caso l’Istituto Chiossone, che funge da punto d’incontro tra aziende e candidati, fornendo un’attività insostituibile di supporto a entrambe le realtà.  

Per facilitare l’incontro è stato prodotto un vademecum di buone pratiche disponibile online sul sito www.chiossone.it. Uno strumento utile per le aziende che credono nel capitale umano e sono disponibili a farsi stupire dalle capacità inaspettate di lavoratori speciali, ma anche per tutti i disabili visivi che vogliono seguire le proprie ambizioni e aspirazioni professionali, per superare i limiti e scoprire nuovi orizzonti.”

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