Autore Redazione
domenica
4 Ottobre 2015
22:46
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Cronaca

Divina Provvidenza: archiviato il fascicolo sul cardinale Versaldi

Divina Provvidenza: archiviato il fascicolo sul cardinale Versaldi

VATICANO – Il Cardinale Giuseppe Versaldi, ex vescovo della diocesi di Alessandria, può tornare a sorridere. La Procura di Roma ha infatti archiviato l’inchiesta sul crac della casa di cura Divina Provvidenza. Tra gli inquisiti figurava anche il porporato, insieme al manager Giuseppe Profiti. La motivazione dell’archiviazione è legata alla non configurabilità del delitto di malversazione.

La vicenda era scoppiata in seguito alle intercettazioni in cui il porporato e l’allora presidente dell’ospedale Bambino Gesù ragionavano su possibili operazioni finanziarie per acquisire l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata. Nella conversazione intercettata Versaldi diceva che il Papa non avrebbe dovuto sapere che 30 milioni di fondi pubblici destinati all’ospedale sarebbero stati utilizzati per rilevare l’Idi.

Il Pm ha chiesto l’archiviazione del caso il 17 luglio scorso perché le operazioni relative all’acquisizione-salvataggio del più grande ospedale dermatologico italiano sono avvenute “nell’interesse generale del ‘gruppo’ di appartenenza”. Secondo l’Idi questo significa che “non esistono elementi che possano far ritenere il colloquio intercettato come indizio di un caso di malversazione. Anche per il Tribunale l’aver tacituo non è equiparabile all’aver mentito. Nel colloquio telefonico, rileva l’Idi, “il cardinale Versaldi si limita a consigliare a Profiti di usare cautela nelle rivelazioni al Pontefice sui 30 milioni di euro destinati all’acquisizione dell’Idi, dettagli dei quali Papa Francesco verosimilmente era già a conoscenza”.

Versaldi, che oggi presiede la Fondazione Luigi Maria Monti da cui dipende l’Idi, si è detto “lieto” che sia stata “fatta chiarezza in tempi rapidi” in merito alla vicenda sancendo “la piena legittimità dell’intervento della S.Sede a favore di una istituzione di eccellenza che, a motivo di una cattiva amministrazione da parte di alcuni Religiosi, rischiava di danneggiare più di 1.500 dipendenti ed il bene di molti pazienti”.

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