Autore Redazione
sabato
26 Novembre 2022
05:57
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Cronaca - Alessandria

Tre accertamenti per la Tari e un altro per il passo carraio: “Lo strano accanimento di Ica”

Tre accertamenti per la Tari e un altro per il passo carraio: “Lo strano accanimento di Ica”

ALESSANDRIA – Un accertamento passi, ma quattro complessivamente, sembrano un accanimento per non dire peggio. La considerazione è del nostro lettore Marco che racconta la sua storia, a quanto pare assimilabile a quella di altri cittadini. La questione è relativa a ben 3 accertamenti arrivati da Ica srl per la tasse rifiuti degli anni 2013 e 2018.Tutto è stato pagato nei tempi e ho dovuto perdere tempo per andare a cercare le singole ricevute – spiega”. A queste incombenze ha aggiunto altro tempo perso per la coda agli uffici dove almeno altre decine di persone erano nelle sue stesse condizioni, tenute a provare la regolarità dei pagamenti compiuti, “tutte con le ricevute dei pagamenti in mano“.

Un paradosso, aggiunge Marco che, lavorando in banca, ha visto direttamente l’entità di un problema patito in questi giorni decine di persone, arrivate nel suo istituto per “cercare copie di vecchi estratti conto che provassero i pagamenti“. L’altro ieri  però la beffa ulteriore, conclude Marco, destinatario di un altro avviso in cui si chiede conto del pagamento di un passo carraio relativo al 2022 che sarebbe stato pagato in ritardo. “Io ho pagato quando è arrivato il bollettino e quindi è da capire se vogliano far scontare a me l’eventuale ritardo, ma è una situazione che appurerò“. Il problema che maggiormente disturba Marco infatti è che, oltre alla fatica di dover recuperare le pezze giustificative, “a questo punto l’atteggiamento sembra quello di chiedere in maniera indiscriminata la prova degli avvenuti pagamenti a una mole impressionante di cittadini che magari spesso non hanno tenuto le ricevute o credono di essere in difetto“. “A pensar male si fa peccato ma molto spesso si fa centro“, aggiunge il cittadino che chiede come sia possibile ribaltare in maniera così plateale i diritti dei cittadini. “La scusa avanzata per cui le colpe siano da attribuire alla Posta non stanno in piedi. I pagamenti infatti avvengono elettronicamente con gli F24, una situazione che già avveniva nel 2013 e che non possono contemplare alcun errore umano”.

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