Autore Redazione
domenica
25 Ottobre 2015
23:00
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Cronaca - Piemonte

Gli artigiani piemontesi guardano al prossimo trimestre con “moderato ottimismo”

Gli artigiani piemontesi guardano al prossimo trimestre con “moderato ottimismo”

PIEMONTE – Gli artigiani piemontesi guardano al quarto trimestre dell’anno con un cauto ottimismo. Anche nell’ultima indagine di Confartigianato Imprese Piemonte gli artigiani hanno confermato andamenti moderatamente positivi, anche se in lieve calo rispetto alle due precedenti rilevazioni.

Il saldo sull’andamento occupazionale, ad esempio, si è ridotto a un 2,29% rispetto al 3,35%. I settori in cui si prevedono i maggiori aumenti occupazionali sono: legno (34,23%), metalmeccanici (32,88%), chimica, gomma, plastica (32,39%), pubblicità (29,20%), edilizia (23,44%), imprese di pulizia (22,62%).

Le ditte che intendono assumere apprendisti scendono poi lievemente dall’8,7% all’ 8,32%, ma il dato conferma comunque l’interesse degli artigiani piemontesi per un istituto che sembra rispondere alle esigenze organizzative  della piccola dimensione produttiva.

La produzione totale è invece prevista in aumento dal 5,2% degli intervistati rispetto al 5,14% del precedente sondaggio. I comparti in cui Confartigianato Imprese Piemonte ha registrato i maggiori aumenti della produzione sono: impiantisti (53,75%), attività varie (53,13%), lavanderie (43,36%), alimentaristi (35,62%), imprese di pulizie (22,82%), metalmeccanici (22,54%).

Resta negativo, ma migliora, il saldo dei nuovi ordini che passa  dal –0,6% all’attuale –0,52%. I settori in cui si manifestano i più consistenti aumenti di nuovi ordini sono: attività varie (43,75%), impiantisti (36,28%), tessile/abbigliamento (33,85%), grafica (18,79%).

Le previsioni di carnet ordini superiori ai tre mesi scendono dal 7,15% al 6,82%. Si attenua leggermente la negatività del saldo riguardante i nuovi ordini per esportazioni, passando dal –2,57% al –2,5%. Salgono dal 3,54% al 4,5%, gli artigiani intenzionati a effettuare investimenti per ampliamenti mentre  le previsioni di investimenti per sostituzioni crescono dal 6,2% al 9,2%. Le previsioni di incassi regolari salgono dal 46,48% al 56,4%; le stime di ritardi scendono dal 45,35% al 38,1%.

Gli artigiani piemontesi – ha commentato Maurizio Besana, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte  manifestano un cauto ottimismo che, ci auguriamo, possa consolidarsi nei prossimi mesi e tradursi in più consistenti effettivi aumenti produttivi ed occupazionali. Naturalmente non bisogna dimenticare che siamo ancora ben al di sotto delle posizioni del 2009 ed occorreranno costanti sforzi di tutti, imprese, lavoratori ed istituzioni per agganciare la ripresa e consolidarla. Occorrerà anche capire quanto ‘incidenti di percorso’, quali il caso Volkswagen e la battuta d’arresto dell’economia cinese potranno influire sul breve e medio periodo”.

“Le imprese artigiane della nostra regione – ha aggiunto il presidente – attendono di conoscere nel dettaglio le misure illustrate dal Presidente del Consiglio contenute nella legge di stabilità per sostenere le attività produttive e, per quanto riguarda in particolare il Piemonte, quale sarà il riassetto dei conti della Regione. Accanto all’accoglimento di alcune delle nostre richieste (aumento franchigia IRAP, recupero IVA sui crediti insoluti, superammortamento) mancano però molti interventi essenziali per il rilancio delle imprese quali: la deducibilità totale del’IMU sugli immobili produttivi, la tassazione ridotta per gli utili reinvestiti in azienda, il pagamento delle tasse solo dopo l’incasso per le imprese in contabilità semplificata, ecc. Questo ci fa ancora sospendere il giudizio sul reale superamento della fase di crisi epocale che ci ha investito”.

 

 

 

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