Autore Redazione
lunedì
27 Marzo 2023
05:46
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Cronaca - Alessandria

Un pesce rosso per spiegare la morte ai bambini. “Chip” di Federico Gastaldi vola negli Usa

Un pesce rosso per spiegare la morte ai bambini. “Chip” di Federico Gastaldi vola negli Usa

ALESSANDRIA – Se n’è andato. È volato in cielo. Vive tra le stelle. In tutte le lingue del mondo ci sono frasi e modi dire che usiamo quando vogliamo che la morte di qualcuno suoni meno brutale e dolorosa, soprattutto quando dobbiamo comunicarla ai bambini. E’ da qui che si sviluppa la trama di “Chip“, il libro per bambini, scritto e illustrato da Federico Gastaldi, uscito il 17 ottobre. 

L’illustratore alessandrino, infatti, pubblicherà a ottobre il volume che , però, sarà disponibile solo nelle librerie oltre oceano. “Dal 2016 lavoro con il mercato americano ha spiegato Federico Gastaldi – grazie all’agenzia Salzman International che gestisce i miei contatti con giornali e agenzie pubblicitarie“. Dopo la specializzazione in illustrazione per l’infanzia conseguita allo IED di Torino, infatti, Federico ha iniziato a lavorare con prestigiosi clienti negli Stati Uniti. Le sue illustrazioni sono finite sulla pagine di The Wall Street Journal, del Washington Post e di altri importanti magazine americani.

In Italia è più difficile vivere di lavoro creativo – ha commentato l’illustratore- gli stipendi sono più bassi e le aziende, anche le più floride, faticano ad investire sulla propria immagine. Anni fa, ad esempio, rimasi stupito quando una grossa ditta orafa di Valenza, che stava aprendo uno store a Parigi con un investimento di milioni di euro, ha rifiutato di spenderne poche migliaia per grafiche e logo“.

Secondo l’illustratore il problema sarebbe soprattutto culturale. “Nel nostro Paese si è soliti pensare che chiunque possa svolgere un ruolo creativo e, spesso, sono gli stessi professori universitari a scoraggiarti quando vuoi intraprendere una carriera nel settore dell’illustrazione“.

In America, invece, nell’esperienza del disegnatore, oltre a maggiori guadagni ci sarebbe anche bacino d’utenza più largo e più supporto da parte delle case editrici.

Il libro racconta di un bambino che una mattina si sveglia e non trova più il suo pesce rosso e dei modi fantasiosi in cui gli adulti cercano di spiegargli che il pesciolino non c’è più. “È un libro sul percorso che il bambino affronta per comprendere ed elaborare il suo lutto – ha chiarito l’autore- Alla fine, capisce che non è importante dove il suo pesciolino sia andato, ma ciò che gli ha lasciato quando era con lui”.

Un tema difficile, un argomento tabù, soprattutto nella letteratura per l’infanzia, che Federico Gastaldi ha deciso di affrontare a partire da una sua perdita. “L’ultima cosa che mia moglie ed io abbiamo fatto prima del lockdown- ha ricordato- è stata partecipare al funerale di una persona per noi carissima. Rimanere chiusi in casa, poco dopo, ha amplificato il nostro dolore e il nostro sgomento. E’ così che ho pensato di affrontare questo tema“.

“Chip”, in vendita dal 17 ottobre, è edito da Little Brown del gruppo Hachette.

 

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