Autore Redazione
venerdì
2 Giugno 2023
12:53
Condividi
Cronaca - Alessandria

Ancora un’aggressione al carcere S. Michele di Alessandria: detenuto colpisce un agente con uno stendino

Ancora un’aggressione al carcere S. Michele di Alessandria: detenuto colpisce un agente con uno stendino

ALESSANDRIA – A distanza di tre giorni un nuovo episodio di violenza all’interno del Carcere San Michele di Alessandria. Come ha comunicato il Sappe, Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, infatti, questo venerdì intorno alle 11 un detenuto di origine straniera ha colpito senza motivo un agente addetto alla sezione con uno stendino. L’agente ha subito un forte colpo alla testa ed è stato subito portato al Pronto Soccorso. 

“L’altro giorno un collega ha riportato 40 giorni di prognosi, oggi un altro collega è stato colpito. Siamo allo stremo delle forze” ha sottolineato il vicesegretario regionale del Sappe Demis Napolitano “purtroppo nessuno ascolta il nostro grido di allarme. Si sta aspettando che succeda qualcosa di ancora più grave?” ha rimarcato con rammarico Napolitano.

“Uno stillicidio continuo il ripetersi di eventi critici contro il personale di Polizia Penitenziaria di Alessandria in servizio” ha spiegato Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria “questa mattina un detenuto, al rientro dai passeggi, pretendeva che l’Agente lasciasse aperta della sua cella per farsi la doccia. L’uomo è ristretto in una Sezione in cui le celle non sono aperte tutto il giorno, come gli ha spiegato il collega. Dopo essersi lavato, mentre l’Agente gli voltava le spalle, il detenuto gli ha lanciato contro lo stendino, ferendolo alla testa. Io credo che la Polizia Penitenziaria di Alessandria, che ha pure dimostrato grande professionalità e senso del dovere, non debba essere messa nelle condizioni di vivere situazioni di alta tensione sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine per i ricatti di alcuni ristretti violenti che evidentemente pensano di stare in un albergo e non in un carcere”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha espresso vicinanza e solidarietà al poliziotto rimasto contuso al San Michele di Alessandria ed è tornato a denunciare la realtà delle carceri piemontesi e italiane: “La situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”. 

Condividi