Autore Redazione
lunedì
5 Giugno 2023
19:21
Condividi
Cronaca - Alessandria

Qualità dell’aria 2023: in provincia i giorni di superamento limite di Pm10 calano del 66% rispetto al 2022

Qualità dell’aria 2023: in provincia i giorni di superamento limite di Pm10 calano del 66% rispetto al 2022

PIEMONTE – Notizie positive rispetto alla qualità dell’aria in Piemonte, in miglioramento secondo la relazione sullo stato dell’Ambiente, redatta da Arpa e Regione Piemonte. Il 2023 fotografa, nei primi cinque mesi dell’anno, un miglioramento dei dati relativi al PM10 e anche della concentrazione degli ossidi di azoto rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, in provincia di Alessandria, sono stati 11 i giorni di superamento dei livelli di polveri sottili nei primi cinque mesi dell’anno, 20 in meno rispetto ai 31 dello stesso periodo del 2022. 

Al miglioramento della qualità dell’aria hanno contribuito le misure messe in atto dalla Regione: nella programmazione 2023-2027 dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale, ha previsto lo stanziamento di 475 milioni di euro per la transizione ecologica, oltre il doppio rispetto programmazione precedente, quando per questa voce c’erano 181 milioni. Anche nella programmazione 2023-2027, del Programma di Sviluppo Rurale, ci sono 73,2 milioni di euro, mentre tra il 2014-2022 erano 64,3. Nel 2023 la Regione lavora su 470 milioni di euro, da varie fonti di finanziamento, per il miglioramento della qualità dell’aria, per i trasporti, per l’efficientamento energetico, le green community e l’idrogeno.

Per quanto riguarda i trasporti, sono stati acquistati, con 36 milioni di euro del Ministero dell’Ambiente, 145 nuovi pullman e altri 488 con 78 milioni di euro provenienti da vari fondi.
Altri 100 mezzi sono in arrivo, entro il 2026, con le risorse di completamento del Pnrr (29 milioni). I 5,3 milioni di risorse regionali hanno già consentito di sostituire 317 veicoli commerciali di imprese e privati inquinanti con mezzi green; grazie a 1,4 milioni sono state acquistate oltre 700 stufe a basso impatto ambientale, e 3,1 milioni sono in campo per favorire progetti di mobilità sostenibile in città.

“Abbiamo triplicato le risorse rispetto al passato perché quella della tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria è una partita nella quale non c’è tempo da perdere – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – i dati del 2023 sono migliori rispetto a quelli del 2022 e questo è per noi stimolo per proseguire sulla strada intrapresa e premere sull’acceleratore delle misure a favore dell’ambiente. Per farlo abbiamo previsto risorse, per sostituire i mezzi pubblici, per aiutare i privati ad acquistare auto a ridotto impatto ambientale e sostituire gli impianti di riscaldamento. E’ vero che la conformazione geomorfologica del Piemonte non ci aiuta, ma questo non può essere un alibi, deve anzi uno stimolo a proseguire su questa strada e fare meglio”.

“Il primo obiettivo che ci siamo dati al momento del nostro insediamento, nel 2019, è stato quello di aggiornare tutti i piani relativi alle questioni ambientali ed energetiche che erano fermi da anni – ha commentato l’assessore all’Ambiente Matteo MarnatiE li abbiamo fatti tutti: dal nuovo Piano di Tutela delle Acque, fermo al 2007, al Piano Energetico Ambientale, datato 2004, passando per l’approvazione della nuova Strategia di Sviluppo Sostenibile all’approvazione del primo stralcio della Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e da ultimo, ma non ultimo, il nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani, con nuove grandi sfide. I primi 200 milioni di euro, una prima parte dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale sono già stati destinati all’ambiente e alla competitività e prevedono azioni ad ampio raggio che spaziano dal miglioramento dell’efficienza energetica delle imprese ad interventi di sistemazione idrogeologica, per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione del rischio di catastrofe, la resilienza, tenendo conto degli approcci ecosistemici, e interventi finalizzati ad aumentare la resilienza dei territori fluviali al cambiamento climatico”. 

“I dati del Pm10 nei primi 5 mesi dell’anno, se paragonati ai primi 5 mesi del 2022 hanno valori inferiori sia come concentrazioni medie che come numeri di giorni di superamento” ha rimarcato il direttore generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero. 

Foto di Ralf Kunze da Pixabay

Condividi