Autore Redazione
venerdì
4 Dicembre 2015
16:16
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Cronaca - Alessandria

Commercianti alessandrini furiosi dopo le sanzioni per i cartelli dei saldi

Commercianti alessandrini furiosi dopo le sanzioni per i cartelli dei saldi

ALESSANDRIA – Ai commercianti i regali di Natale arrivano via raccomandata. Il mittente però non è un solerte Babbo Natale ma la società, incaricata dal Comune, che si occupa della riscossione dei tributi, Ica srl. L’ente ha infatti chiesto il pagamento di imposte da pubblicità relativamente alla cartellonistica da vetrina per gli sconti o i saldi estivi. La contestazione dei commercianti, infuriati per l’improvvisa sorpresa, riguarda non tanto il rilievo in sé, ma il metodo. Lo ha spiegato Simone Lumina, storico commerciante alessandrino che ha raccontato quanto lui, e molti altri esercenti del centro, ha dovuto subire: “per un’imposta di 9 euro e 60 ci viene chiesto di pagare 70 euro. Premesso che la cartellonistica sopra il metro quadrato si deve pagare, perché nessuno, al momento della contestazione, è entrato in negozio per dirci che avremmo dovuto versare i 9 euro? Per Gagliaudo tra i mercanti, a suo tempo, entrarono in negozio e ci presentarono il bollettino per il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico. Allora la mia domada è: non sarebbe stato più corretto dare disposizioni in questo senso?

Lumina continua spiegando le motivazioni della sua amarezza: “fare delle sanzioni con tanto di fotografie mi inquieta. È vero che bisogna pagare ma anziché mandare l’uomo a fare le foto non sarebbe più opportuno farlo entrare nei negozi e chiedere il pagamento del dovuto? Il costo è lo stesso.”

Il commerciante alessandrino sottolinea anche che “tutto il tessuto produttivo della città è in difficoltà, non solo i lavoratori delle partecipate o gli impiegati comunali. Tutti siamo in difficoltà. Il rispetto deve essere totale, a 360 gradi e noi non vogliamo violare una legge, ma se qualcosa è cambiato ci vengano a spiegare come e noi pagheremo. Quello che ci ritroviamo a commentare è un sistema di riscossione dei tributi che irrita parecchio”. E Lumina precisa “anticipo già che non accetto risposte elusive dall’amministrazione. Quando si dà un incarico di riscossione a una società esterna è obbligatorio dare disposizioni per il rispetto delle normative. Invitare ad applicare le normative in maniera più benevola possibile, anche se in modo giusto, sarebbe stato corretto. Quanto abbiamo subito in queste ore, a tutti, è risultato abbastanza spiacevole.”

Immediatamente si sono mosse le associazioni di categorie, Ascom e Confesercenti. Manuela Ulandi, Presidente di Confesercenti Alessandria, ha spiegato: “siamo prudenti nel cercare di approfondire la materia per capire cosa sia successo ma intanto, sicuramente chiediamo al Comune un incontro urgente perché la metodologia non ci piace. Questa pubblicità per i manifesti dei saldi nelle vetrine non è mai stata applicata in passato ed è arrivata una esazione adesso. Noi vogliamo avere spiegazioni del perché in passato questo approccio non sia mai stato applicato e come mai i commercianti, prima di far partire la sanzione, non siano stati avvisati prima. Applicare un sistema di questo tipo ci sembra solo un modo per fare cassa, peraltro in un momento fiscale molto caldo. Chiederemo conto di questo al Comune.”

Anche l’Ascom ha rilevato il problema e ha immediatamente contattato Ica, come ha spiegato il direttore, Alice Pedrazzi. “Subito abbiamo ottenuto un incontro per il 9 di dicembre. Ci è stato spiegato che approfondiremo la questione e avremo chiarimenti“.

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