Autore Redazione
mercoledì
27 Gennaio 2016
11:15
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Cronaca - Alessandria

Questione pubblicità: Confesercenti chiede al Comune “buon senso” e si domanda “perché abbia cambiato il passo”

Questione pubblicità: Confesercenti chiede al Comune “buon senso” e si domanda “perché abbia cambiato il passo”

ALESSANDRIA – La Confesercenti pretende “buon senso” dal Comune di Alessandria nell’applicazione del regolamento sulle tasse legate alla pubblicità. L’intervento dell’associazione fa seguito alle nuove polemiche per le azioni disperate dei commercianti, costretti a raschiare via adesivi da porte e vetrine o a rimuovere interi pannelli di insegne (ne avevamo parlato QUI). Interventi che stanno rendendo sempre più anonimi i negozi ma anche le vie però ritenuti dagli imprenditori necessari per pagare il meno possibile le tariffe che Ica srl, incaricata della verifica, è tenuta a incassare per conto del Comune. “Esiste una legge nazionale del 93 complicatissima, farraginosa e che ricorda le gabelle medioevali – ha spiegato la Presidente di Confesercenti Alessandria, Manuela Ulandi. Noi non dobbiamo mettere in difficoltà Ica che applica con puntualità e solerzia la normativa. Per questo coinvolgiamo i parlamentari del territorio in modo tale che si facciano portavoce di una semplificazione della norma”.

Un appello già accolto dal senatore Federico Fornaro, disponibile a sostenere i commercianti come abbiamo scritto QUI.

A questo però aggiungiamo il fatto che il Comune di Alessandria per noi deve fare da cuscinetto tra la gestione di Ica e la norma. Stiamo vedendo scene incredibili, i commercianti ma anche gli ambulanti stanno accorrendo in massa chiedendo informazioni al nostro ufficio legale. Quindi proponiamo una modifica del regolamento comunale, modifica che forse occorreva effettuare al momento dell’incarico affidato al nuovo ente gestore. Quindi chiediamo del buon senso, nulla di più“.

Per la presidente di Confesercenti Alessandria è anomalo anche il cambio radicale rispetto al passato nella verifica delle situazioni legate alle tasse pubblicitarie: “ci stiamo chiedendo perché e abbiamo delle nostre idee. Il Comune ha scelto di non far gestire i tributi dal proprio ufficio che funziona benissimo. Ha optato per logiche che non dobbiamo essere noi a giudicare, affidando l’incarico a una società esterna. Bisognerà capire se l’affidamento a una realtà esterna comporta un contratto con benefici per l’amministrazione comunale, a carico di chi sia il personale di una partecipata e se questo non ricada sull’applicazione puntigliosa dei regolamenti. Sono valutazioni che stiamo approfondendo. Sicuramente critichiamo la completa mancanza da parte dell’amministrazione nell’aver prevenuto tutta questa situazione, cambiando completamente il passo rispetto al passato“.

Siamo consapevoli che la società di riscossione delegata dal Comune svolga il suo lavoro secondo il dettato legislativo. Vogliamo, però, responsabilizzare l’Amministrazione, con l’obiettivo di aggiornare il regolamento comunale che è ancora addirittura espresso in lire – dichiara Manuela Ulandi, Presidente Confesercenti della zona di Alessandria. Fatta salva l’applicazione della legge nazionale chiediamo all’Amministrazione di rivedere il regolamento comunale inserendo il “buonsenso” che tuteli il diritto sacrosanto di fare impresa.”

Confesercenti ricorda a tutti i commercianti ed ambulanti che presso la propria sede di Alessandria, in via Cardinale Massaia 2A, offre quotidianamente la consulenza e l’assistenza a coloro che hanno ricevuto le cartelle esattoriali e per ogni delucidazione relativa alla regolarizzazione dell’anno in corso. Informazioni al n. 0131/232623 oppure inviare una mail a : alservi@confesercenti-al.it.

Intanto questa sera, mercoledì 27 gennaio, alle 19.45, a Palazzo Monferrato, Ascom incontrerà i dirigenti di Ica e i commercianti in un confronto per affrontare le delicate situazioni di questi giorni.

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