Autore Redazione
lunedì
29 Febbraio 2016
23:00
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Cronaca - Italia

Addio alla ricetta medica di carta: arriva quella elettronica

Addio alla ricetta medica di carta: arriva quella elettronica

ALESSANDRIA – Da oggi in farmacia potranno essere accettate solo ricette elettroniche. Andranno definitivamente in archivio i vecchi blocchetti rossi utilizzati dai medici di famiglia per far posto al nuovo sistema digitale. Il paziente riceverà un tagliandino da consegnare insieme alla tessera sanitaria e in questa maniera otterrà il medicinale in qualunque farmacia italiana, pagando il ticket che dovrebbe versare nella Regione di provenienza.

“La variazione è epocale – ha spiegato Marcello Pittaluga, Presidente dell’ordine dei farmacisti della provincia di Alessandria”. “Noi prima spedivamo ricette elettroniche, e non solo, di pazienti residenti nella nostra Regione. Questo cambiamento è notevole perché la ricetta elettronica ci permette ora di avere un controllo immediato della prescrizione e in più possiamo spedire ricette anche di altre regioni. L’unico dubbio è se questo allineamento ci sarà davvero fin da subito”.

A prescindere da eventuali disservizi però “si tratta di una innovazione molto importante. Un paziente di passaggio in provincia di Alessandria adesso può andare in qualunque farmacia del territorio per ottenere il medicinale. Prima doveva recarsi da una guardia medica o andare a fare una visita della nostra Asl“.

I medici di famiglia alessandrini sono pronti da tempo, ha spiegato il Presidente dell’ordine, Mauro Cappelletti, anche se “è stato un passaggio faticoso per tutti poiché i medici hanno vissuto una innovazione gestita praticamente in solitudine. Noi avevamo perplessità sul fatto che venisse mantenuto il promemoria anche dopo il periodo di prova. Oggi infatti stampiamo un foglietto in carta bianca che il paziente trattiene per poi andare in farmacia. Si sperava che eliminando il promemoria diminuissero gli accessi in studio, invece la mancata eliminazione non ha prodotto questo risultato. Adesso ci viene detto che quel promemoria probabilmente verrà mantenuto per sempre e questo è un problema che inficia in parte la rivoluzione della ricetta elettronica. Cade il costo della ricetta rossa, che era su carta filigranata e quindi molto costosa, ma il vantaggio della diminuzione dell’accesso negli studi è invece al momento inesistente“.

Mauro Cappelletti ha anche rimarcato i problemi italiani: “siamo perplessi per il fatto che il Paese non abbia una banda larga, le linee siano frequentemente intasate o i programmi utilizzati per queste pratiche spesso si inceppino. Inoltre tutti gli adeguamenti ormai sistematicamente vengono fatti dai medici, non supportati da un personale amministrativo adeguato. In Europa c’è un personale apposito per situazioni di questo tipo. In Inghilterra ad esempio gli studi associati hanno sette dipendenti, pagati dallo Stato. In Italia avviene il contrario: sette medici con un dipendente solo. Le difficoltà perciò arrivano da un sistema tecnologico arretrato, da una banda larga assente, e da un sistema telematico estremamente problematico che rischia di aumentare l’attesa dei pazienti“.

Fabrizio Laddago

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