Autore Redazione
venerdì
22 Luglio 2016
13:25
Condividi
Cronaca

Ampliamento della Grassano a Predosa: l’azienda ci ripensa. Per i Comitati “battaglia vinta ma la lotta continua”

Ampliamento della Grassano a Predosa: l’azienda ci ripensa. Per i Comitati “battaglia vinta ma la lotta continua”

PREDOSA – Non ci sarà la Conferenza dei Servizi sull’ampliamento dell’attività di lavorazione di rifiuti speciali nell’impianto di Predosa. Palazzo Ghilini, ha spiegato la Presidente della Provincia Rita Rossa, ha “sconvocato” l’incontro previsto per martedì 26 luglio su richiesta della stessa ditta che ora avrà 45 giorni di tempo per esporre le proprie motivazioni. Le ipotesi sembrano essere solo due, o il proponente ha deciso di modificare il progetto inizialmente presentato o di rinunciarci del tutto. La notizia è presto arrivata in Valle Bormida dove i Comitati di base da subito si sono battuti per bloccare l’ampliamento della Grassano, denunciando i rischi per la falda acquifera di Sezzadio-Predosa. La soddisfazione, per ora, hanno spiegato “è solo parziale” perchè  in base a quanto appreso dai Comitati di Base della Valle Bormida l’azienda vorrebbe comunque presentare un nuovo progetto “meno impattante“.

Da un lato, la decisione di rinunciare ad un progetto che abbiamo sempre ritenuto dannoso e contrario ai principi di buon senso, rappresenta una vittoria per tutta la Valle, e per i cittadini che lo scorso 11 giugno sono scesi in piazza ad Alessandria per gridare il loro sdegno nella manifestazione da noi convocata. Dall’altro, l’intenzione ventilata dall’azienda di presentare un nuovo progetto, trova sin d’ora la nostra ferma e incondizionata contrarietà.
La falda acquifera di Sezzadio-Predosa è una risorsa insostituibile per il territorio e non deve essere messa a repentaglio in alcun modo: ribadiamo quindi la nostra ferma opposizione ad ogni progetto di natura industriale e potenzialmente inquinante destinato a questa area, e questo vale anche e soprattutto per la discarica di Sezzadio, scelleratamente autorizzata dalla Presidente della Provincia Rita Rossa e potenziale testa di ponte per tutti i futuri progetti, e anche per l’eventualità che sull’area di Cascina Borio possa essere portato, in futuro, lo smarino proveniente dagli scavi del Terzo Valico, con grande pericolo per le popolazioni dovuto alla presenza di fibre d’amianto e con certezza di contaminazione delle falde per la presenza nello smarino di agenti chimici inquinanti”.
Senza Conferenza dei Servizi, martedì 26 luglio non ci sarà quindi neppure l’annunciato presidio dei Comitati di Base della Valle Bormida ma “la lotta per la difesa dell’ecosistema della Valle Bormida non si ferma“.

 

 

Condividi