Autore Redazione
giovedì
3 Novembre 2016
23:07
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Cronaca - Piemonte

In Piemonte scuole sicure ma in gran parte costruite prima delle norme antisismiche. Solo 1 su 2 ha certificati di collaudo e idoneità statica

In Piemonte scuole sicure ma in gran parte costruite prima delle norme antisismiche. Solo 1 su 2 ha certificati di collaudo e idoneità statica

PIEMONTE – La provincia di Alessandria non è la migliore del Piemonte ma conquista ugualmente un buon piazzamento in fatto di sicurezza degli edifici scolastici. Il dossier “Ecosistema Scuola” di Legambiente arrivato alla diciassettesima edizione ha collocato Alessandria al 37esimo posto in Italia. Nella nostra regione hanno fatto meglio Verbania (nona), Biella (decima), Torino (sedicesima), Asti (ventisettesima). Dietro Alessandria si sono piazzate solo Vercelli (46esima) e Novara (47esima).

La buona situazione piemontese deriva soprattutto dalla qualità dei pasti in cui vengono serviti piatti bio (89.2%) e prodotti a km 0 (83.3%). Bene anche l’illuminazione, in prevalenza a basso consumo. Incoraggiante anche se tutt’altro che impeccabile lo scenario che emerge dalle certificazioni delle scuole: collaudo statico (57,6%), idoneità statica (52,7%), agibilità (73,3%) e quella igienco-sanitaria (86,4%), più bassa rimane la percentuale della certificazione di prevenzione incendi, il 28,5% a fronte del 42% della media nazionale.

Tra gli elementi critici da sottolineare l’impressionante percentuale di edifici piemontesi costruita prima della legge antisismica del 1974, pari al 76.1%. L’81.6% di quelle strutture è destinato alle scuole. Tornando alle classifiche generali Alessandria è al 24esimo posto nella graduatoria delle buone pratiche relative a servizi ecocompatibili o ad alta efficienza energetica. Discreta anche la collocazione in fatto di rischi. Alessandria è in basso, ma questo è un buon segno, ed esattamente al 53esimo posto (su 86 realtà pervenute e più si è in basso e meglio è). In questa classifica sono state esaminate le condizioni le fonti di inquinamento atmosferico, acustico e industriale oltre a quello causato da esposizioni all’amianto, al radon, all’elettromagnetismo. 

In merito al rischio ambientale l’85,7% dei Comuni piemontesi ha effettuato monitoraggi sulla presenza di amianto, con il 18,3% di casi certificati e il 4,5% in cui sono stati effettuati interventi di bonifica. Sensibili al tema del radon, il 57,1% dei Comuni ha effettuato monitoraggi sulla presenza di questo gas nelle scuole, con uno 0,2% di casi certificati. La situazione relativa all’inquinamento elettromagnetico ci mostra un 6,3% di edifici con wifi e solo l’1.6% con rete completamente cablata. Sul fronte del rischio esterno il quadro complessivo in regione si presenta abbastanza allarmante: il 50,1% degli edifici si trova tra 1 e 5 km di distanza da industrie, il 34,8% da una discarica e il 41,6% da una aeroporto.

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