Autore Redazione
martedì
21 Marzo 2017
05:26
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Cronaca - Alessandria

Camera Penale: altri 5 giorni di stop contro la riforma del processo

"Per motivi politici il ddl passerà con un voto di fiducia anche alla Camera” le parole della presidente Giulia Boccassi. Per questo è pronto un nuovo sciopero dal 10 al 14 aprile.
Camera Penale: altri 5 giorni di stop contro la riforma del processo

ALESSANDRIA – Per altri cinque giorni, dal 10 al 14 aprile, nel Tribunale di Alessandria non si celebreranno udienze e qualsiasi altra attività giudiziaria nel settore penale. Dopo questa prima settimana di astensione, iniziata lunedì e programmata fino a venerdì 24 marzo, la Camera Penale di Alessandria ha annunciato di voler incrociare ancora le braccia contro l’approvazione del disegno di legge di riforma in materia penale.

 “Lo sciopero è uno strumento antico ma è l’unico modo per far sentire la nostra voce” ha sottolineato Giulia Boccassi, presidente della Camera Penale “fino a pochi mesi fa, prima del referendum del 4 dicembre, il ministro Orlando si era dimostrato disponibile alla discussione su un ddl fermo a Palazzo Madama da settembre 2015. Ora, però, nonostante i tanti punti interrogativi in materia di prescrizione o di intercettazioni telefoniche il Governo ha posto la fiducia in Senato, votando tutto il ddl senza alcun dibattito in aula. Sono giochi di potere a scapito del cittadino. Orlando, infatti, da candidato alle prossime primarie per la segreteria Pd, vuole presentarsi con l’approvazione del ddl. Per questo sarà posta la fiducia anche alla Camera dei Deputati.”

“Il tema della prescrizione” ha poi aggiunto Giulia Boccassi “è uno specchietto per le allodole. Non sono certo gli avvocati a far prescrivere i processi. Pensiamo invece ai tempi dilatati delle indagini preliminari, in alcuni casi lasciate a giacere per 4 o 5 anni. Ora verrebbero aumentare le pene massime per determinati reati, così da allungare anche i tempi di prescrizione ma questo va a scapito della stessa persona offesa, allungando ancora di più in tempi dei procedimenti. L’introduzione, poi, del cosiddetto processo a distanza rappresenta una grave lesione del diritto di difesa.

Gli avvocati alessandrini hanno anche sottolineato gli aspetti positivi di un ddl non “tutto da buttare”: apprezzata l’estinzione del reato per condotta riparatoria, la riforma sulle misure di sicurezza e il controllo sui tempi per l’esercizio dell’azione penale.

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