Autore Redazione
lunedì
24 Luglio 2017
17:41
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Cronaca - Valenza

Indagini incrociate smascherano i ladri di preziosi

In un mese avevano rubato preziosi per migliaia di euro a Valenza, Alessandria e Varese
Indagini incrociate smascherano i ladri di preziosi

VALENZA – Una lunga e articolata serie di indagini dei Carabinieri di Valenza ha permesso di denunciare due persone per furto e ricettazione. Nel mirino dei militari sono finiti un 52enne italiano, residente in provincia, e un cittadino romeno 32enne, residente nel vercellese. I due sono accusati del furto aggravato di una cassaforte avvenuto in un laboratorio a Valenza l’11 gennaio. In quella occasione i ladri erano entrati nel locale e avevano portato via il forziere con diverse lavorazioni commissionate da clienti, per un valore di alcune decine di migliaia di euro. I malviventi, secondo quanto riferito dai condomini, erano entrati nel cortile con un furgone, poi risultato rubato, ed erano fuggiti con la refurtiva dopo aver forzato il portone. Le testimonianze degli inquilini del palazzo hanno però permesso ai militari di risalire agli autori del colpo: il 52enne, ritenuto ideatore del furto e il 31enne, esecutore del reato. Ulteriori indagini sono tuttora in corso per individuare gli altri due autori.

La vicenda è stata però collegata ad altri due fatti avvenuti nei giorni successivi. L’attività degli inquirenti ha infatti permesso di imputare, sempre al 52enne, anche il furto di diversi preziosi che l’uomo aveva tentato di piazzare a Valenza. Il 26 gennaio infatti, il malvivente, avvistato in giro per la città, si era accorto della presenza dei militari e per questo aveva gettato, sotto un’auto, un pacchetto all’interno del quale erano custoditi cinque gioielli in oro e diamanti marchiati Pasquale Bruni, per un valore di diverse migliaia di euro. La perquisizione aveva poi permesso di recuperare altri oggetti preziosi, orologi e denaro in contante, una tesoretto da 120 mila euro rubato a una donna della provincia di Varese. Immediata la denuncia con una appendice di indagine che ha permesso, attraverso l’analisi delle telefonate e delle foto custodite nello smartphone, di scoprire la vendita di almeno tre orologi rubati che il ladro aveva cercato di piazzare. Sempre sul telefono del furfante i Carabinieri hanno infine trovato le foto, scattate il 19 gennaio, di due monete da 100 lire in oro con i volti di Vittorio Emanuele II e Carlo Alberto. Nello stesso giorno, hanno scoperto i militari, un cittadino residente in Pista, ad Alessandria, alle 6, era uscito di casa per raggiungere Milano, ma era stato fermato da due persone con una divisa simile a quella dei Carabinieri. Ai falsi militari aveva spiegato di essere in viaggio con numerose monete da collezione e relativa documentazione. Tutto il materiale era stato portato via dai delinquenti, con la scusa di fantomatici accertamenti, promettendo la restituzione in tempi brevi. Il raggiro ai danni dell’uomo era terminato con l’invito a raggiungerli in caserma per rendere la storia più credibile. Dopo la denuncia del derubato i Carabinieri di Valenza hanno poi fatto luce anche su questo furto. La vittima infatti aveva avuto diversi contatti con il 52enne, che perciò conosceva molto bene le abitudini del malcapitato. Le foto di due monete rubate, trovate sul telefonino del furfante, hanno quindi portato alla denuncia per ricettazione del delinquente.

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