Autore Redazione
giovedì
27 Luglio 2017
05:14
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Cronaca - Alessandria

Il Piemonte scommette sull’impresa: segno + nel primo trimestre

Per Unioncamere il primo semestre 2017 risulta positivo con 6.547 aziende nate in Piemonte e 4.589 quelle che hanno deciso di cessare l’attività.
Il Piemonte scommette sull’impresa: segno + nel primo trimestre

PROVINCIA – Secondo i dati di Unioncamere il tessuto imprenditoriale piemontese ha registrato nel secondo trimestre un tasso di crescita del +0,45%, una percentuale lievemente ridotta rispetto a quella nello stesso periodo del 2016. Le aziende nate in Piemonte sono 6.547 contro le 4.589 che hanno deciso di cessare l’attività. Il saldo risulta, così, essere positivo per 1.958 attività, con uno stock di 435.710 imprese. Anche se con una dinamica più lenta, infine, la provincia di Alessandria resta tra le realtà in rialzo con un +0,21%.

Un bilancio positivo somma di tutte le realtà piemontesi, Alessandria anche se con una dinamica più lenta con il +0,21% rimane tra le realtà in crescita. Il risultato meno brillante appartiene al territorio biellese con +0,05. Al primo posto Novara e Torino con un tasso di crescita rispettivamente pari a +0.63% e +0,55%.

In base ai settori di attività economica emergono risultati incoraggianti, con un segno positivo per tutti i comparti produttivi.
Primo fra tutti il turismo che registra un’espansione del 0,95%, subito dopo il comportato degli altri servizi, commercio e costruzioni con un tasso di variazione trimestrale dello stock pari a 0,37%. L’agricoltura e l’industri sono cresciute con un ritmo più lento rispettivamente dello 0,26% e 0,09%.

Le società di capitale realizzano un brillante risultato con il +1,24%. Le ditte individuali crescono a un tasso in linea con il dato medio regionale, mentre risulta stabile la base imprenditoriale costituita dalle società di persone.

Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte, ha commentato positivamente i risultati “il dato Movimprese relativo al II trimestre dell’anno tratteggia un Piemonte che continua ad aver voglia di scommette sull’impresa, nonostante tutto. Il saldo è infatti positivo, per quasi 2.000 unità. Ora però dobbiamo premere sull’acceleratore e puntare sul rilancio dei nostri prodotti e del nostro saper fare, soprattutto grazie alla digitalizzazione dei nostri processi e a un uso più diffuso delle tecnologie. Temi sui quali le Camere di commercio stanno lavorando già da tempo, per diffondere la cultura dell’innovazione e del cambiamento”.

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