Autore Redazione
mercoledì
8 Novembre 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Primi sei mesi da leader per le piccole e medie imprese alessandrine

Export a +30% rispetto ai primi sei mesi del 2016, il risultato migliore di tutto il Piemonte.
Primi sei mesi da leader per le piccole e medie imprese alessandrine

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Ancora una volta le piccole e medie imprese della provincia di Alessandria brillano nel settore dell’export e trainano il tessuto economico piemontese. L’Alessandrino con 1.301 milioni e un +30,8% rispetto al primo semestre 2016 è la realtà con le esportazioni più alte della regione. Molto staccata, al secondo posto c’è Biella con un incremento del 9.3%. In termini numerici Torino ha registrato il volume più alto con 1.341 milioni.

I risultati emergono da uno studio di Confartigianato su fonte Istat. Scorrendo la classifica per incremento di esportazioni rispetto al semestre 2016, dietro ad Alessandria ci sono Biella con 783milioni e +9,3%, Cuneo con 880milioni (+6,9%), Vercelli con 493milioni (+4,3%), Verbano–Cusio Ossola con 74milioni (+4,3%), Torino con 1.341milioni (+3,6%), Asti con 110milioni (+ 3,3%), e infine Novara con 563milioni (+0,9%).

Il grado di esposizione, dato dal rapporto tra le esportazioni nei settori di MPI e il valore aggiunto territoriale, si riscontra nel Veneto con il 19,17; seguono Toscana con il 15,38%, Marche con l’11,97%, Emilia Romagna con l’11,24%, Friuli Venezia Giulia con l’11,23%, Lombardia con il 9,90% e Piemonte con il 9,85%.
La provincia con il maggior grado di esposizione è Belluno (57,3%), seguono Biella con 38,97%, Arezzo (35,98%), Prato (34,22%), Vicenza (33,18%), Fermo (27,39%), Treviso (25,57%) e Alessandria con 25,39%.

“Questi dati confermano che il rilancio dell’economia italiana comincia dalle piccole imprese – ha spiegato il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felicila vocazione all’export è uno dei tanti punti di forza dell’artigianato e delle piccole imprese che, nonostante la crisi, sanno conquistare i mercati esteri con l’alta qualità dei prodotti made in Italy e costituiscono una componente fondamentale dell’economia italiana. In particolare rappresenta un dato molto significativo per il nostro territorio il fatto che la dinamica dell’export in Piemonte risulta superiore alla media nazionale, una grande vitalità che ci rende più ottimisti.”

“L’impegno dei nostri artigiani sull’internazionalizzazione – ha proseguito Felici- per il miglioramento della qualità dei prodotti, e per l’apprendimento di nuove tecniche di vendita e di conoscenza dei mercati esteri, stanno dando buoni risultati. Crescono sempre più le imprese che partecipano alle iniziative sull’export e quindi è da apprezzare lo sforzo che si sta facendo anche sul fronte della formazione. Per affacciarsi sui mercati esteri infatti occorrono competenze che non tutte le realtà hanno”.

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