Autore Redazione
giovedì
4 Luglio 2013
00:00
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Cronaca - Alessandria

Indagine Confindustria: quadro economico invariato ma dopo 2 anni e mezzo dati negativi per l’export

Indagine Confindustria: quadro economico invariato ma dopo 2 anni e mezzo dati negativi per l’export

L’indagine di Confindustria relativa ai prossimi tre mesi prospetta indici meno negativi per occupazione, produzione e ordini totali, ma consegna, per la prima volta in due anni e mezzo, il segno meno dell’export, anche se il dato dovrebbe essere fisiologico per il periodo estivo.

Il quadro congiunturale resta sostanzialmente invariato rispetto ai mesi precedenti. Tra i dati positivi si segnala il calo della previsione di ricorso alla cassa integrazione rispetto ai precedenti trimestri, mentre la maggioranza degli intervistati (il 77%) prevede comunque invariata l’occupazione. La previsione del ricorso alla cassa integrazione (15%) è in diminuzione rispetto al passato (32% tre mesi fa e 24% un anno fa) e il dato è molto vicino a quello del primo trimestre 2011 e del 2008, anche se arriva dopo un impiego dell’ammortizzatore imponente nei mesi precedenti. 
Si attenua inoltre il dato negativo connesso all’indice di previsione dell’occupazione segnalato a -9 (era -10 lo scorso trimestre, e a -12 un anno fa), accompagnato dall’indicatore della produzione a -13 (era -8 tre mesi fa e -24 un anno fa). Gli ordini totali invece sono a -12 (erano -6 tre mesi fa e -17 un anno fa). In questo senso però risulta incoraggiante la propensione all’investimento. Per il 62% degli intervistati (era il 55% tre mesi fa) sarà significativa (almeno per il 15% del toalte) o marginale. L’altra nota positiva emerge dal ritardo negli incassi con una situazione meno grave dello scorso trimestre (segnalato dal 53% degli intervistati contro il 64% lo scorso trimestre).

Passando all’analisi dei settori produttivi più rappresentativi, tra luglio e settembre le previsioni sono discontinue: il metalmeccanico, la chimica e la gomma-plastica prospettano dati negativi, mentre il settore alimentare, soggetto a forte stagionalità, contrappone dati negativi ad ordini export ancora positivi. Il vasto e variegato comparto delle industrie varie, che comprende grafiche e cartotecniche, tessile e calzature, legno e materiali da costruzione, prevede invece dati migliorativi rispetto ai precedenti trimestri.

A margine della 155^ indagine congiunturale il Presidente di Confindustria Alessandria, Marco Giovannini, ha spiegato: “il trend dell’economia resta nel complesso invariato e  a livello nazionale il picco di attività pre-crisi, rilevato nell’aprile di cinque anni fa, resta pari a 24,8%. Tuttavia, l’ultima indagine Istat presso le imprese manifatturiere ci conforta, poiché rileva un clima di fiducia in aumento per il secondo mese consecutivo. E l’incremento di attività di giugno, secondo gli intervistati, a livello nazionale, è da attribuirsi al significativo miglioramento della domanda estera”.
Intanto però Giovannini ha sollecitato azioni buone e strutturate oltre che di larghe vedute: “a dispetto degli ostacoli cronici che ancora ci sono e che rendono lenta la ripresa del nostro Paese – sottolinea Giovannini – siamo di fronte ad un imperativo urgente: “Si deve fare qualcosa di buono”, come ci suggeriva Keynes, che affermava: ‘Larga parte delle nostre attività costruttive dipende da un ottimismo spontaneo, piuttosto che da attese matematiche. La maggior parte, probabilmente, delle nostre decisioni di fare qualcosa di buono può essere assunta solo come effetto di impulsi istintivi (animal spirits), di un’urgenza spontanea ad agire piuttosto che all’inazione’. E questo non è altro che la traduzione del nostro motto “Cervello, cuore, coraggio”.

E’ sceso invece nel dettaglio dei dati il Direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, approfondisce l’analisi dei dati: “anche il Centro Studi Confindustria, nel suo studio presentato pochi giorni fa, annuncia spiragli positivi, e vede in atto cinque forze favorevoli: il minor costo dell’energia, la conferma dei progressi nel contesto globale, l’affievolimento delle misure di austerity, una maggiore stabilità di azione del Governo orientata alla crescita e il cauto rinsaldarsi della fiducia. Quindi, anche se nella nostra indagine gli ordini export presentano un segno meno, che mancava da oltre due anni, l’esito della nostre previsioni non deve ritenersi preoccupante, sia per il traino dell’export ricevuto in modo particolare dalle imprese della nostra provincia anche durante la crisi, sia perché questa indagine riguarda il periodo feriale agostano”.

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