Autore Redazione
lunedì
8 Dicembre 2014
15:31
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Cronaca - Novi Ligure

Shopping di Natale: gli italiani taglieranno ancora

Shopping di Natale: gli italiani taglieranno ancora

ITALIA – Il primo weekend di dicembre è passato e ha proposto un incredibile numero di mercatini, eventi natalizi e appuntamenti. Tutto questo per invogliare i cittadini agli acquisti e per dare un calcio a un periodo nero per troppe famiglie. Molte persone hanno affollato le città e i centri commerciali eppure le previsioni di spesa per il Natale 2014 non sono rosee.

E’ la Confesercenti nazionale che ha spiegato come “la crisi morde ancora”.

Secondo l’associazione chi percepisce la tredicesime acquisterà il 2,6% di più di quelli che non possono contare sulla mensilità aggiuntiva. Nel 2014  solo un italiano su due (il 51%) racconta di riuscire ad arrivare alla fine del mese, mentre il 36% non riesce a superare la terza settimana e il 13% la seconda. Sette anni fa la percentuale di italiani che dichiarava di avere un reddito sufficiente per tutto il mese era del 64%, oltre 6 milioni di persone in più.

La conseguenza è che a fronte di una continua difficoltà economica il 92% ha dichiarato di aver ridotto alcuni capitoli di spesa. Nel 2007 la quota era ferma al 67%.  I tagli hanno investito le spese di tutti i giorni, ma si riducono anche le spese di necessità pratica: il 15% dichiara di aver risparmiato sul carburante, l’11%, oltre 5,2 milioni di italiani, sui beni alimentari. Un numero quasi doppio rispetto al 6% registrato nel 2007.

Sempre secondo il sondaggio Swg commissionato da Confesercenti la tredicesima (chi la prenderà), sarà fondamentale per affrontare determinate spese. Chi la percepirà infatti acquisterà il 2,6% in più della media di tutti gli italiani. Il divario diventa particolarmente evidente negli acquisti di giocattoli, segnalati dal 52% dei nostri concittadini con la tredicesima mensilità contro il 48% generale, così come anche nell’abbigliamento (56% contro il 51%) e negli elettrodomestici (29% e 26%). Ma soprattutto ci sarà un piccolo boom dei profumi: il 34% nel 2013 balza al 38% nel 2014, addirittura al 42% per chi prende la tredicesima.

Quest’anno comprerà un dono il 96% degli italiani, ma il 13%, cioè oltre 6 milioni di persone circa, non comprerà presenti per sé o per la propria famiglia, ed il 71% cercherà il regalo utile.

Coloro che cercheranno comunque di mettere un dono sotto l’albero di ogni parente o amico risparmierà. Solo il 5% ridurrà le spese per i regali per i bambini, la stessa percentuale del 2007.

Si risparmierà anche sui viaggi (15%) e sulle spese/regali per se stessi (16%). Il 4% non farà alcun regalo. Ai bimbi si regaleranno soprattutto doni utili, come il vestiario, scelto dal 43% degli intervistati. Il 31%, invece, donerà ai piccoli i giochi di una volta, mentre il 12% si orienterà sulla tecnologia.

Anche i negozianti hanno smesso di vedere nel Natale un momento in cui far tintinnare il registro di cassa. Le aspettative in questo caso non sono più ottimistiche come anni fa. Per quasi la metà degli imprenditori del commercio (il 48%) i risultati saranno in linea con quelli del 2013, mentre il resto è diviso tra chi intravede un miglioramento (24%) e chi un ulteriore declino (28%). Le feste natalizie rimangono comunque un momento importante per il commercio: in questo periodo si concentra, in media, il 24% del fatturato annuale dei negozi.

Intanto cambiano le modalità di acquisto degli italiani. Molti raggiungeranno le grandi strutture commerciali, dove si recherà il 40% degli italiani, con un dato in calo del 10% rispetto ai periodi precedenti alla crisi. Il 31% si affiderà piccoli negozi o mercatini, mentre il 23% comprerà i regali online: è più del triplo del 7% registrato nel 2007.

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