Autore Redazione
martedì
1 Marzo 2016
23:00
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Cronaca - Piemonte

Produzione manifatturiera positiva ma grazie alle grandi aziende

Produzione manifatturiera positiva ma grazie alle grandi aziende

PIEMONTE – Ancora buoni segnali dall’industria manifatturiera del Piemonte. La crescita della produzione è positiva anche se non sostenuta. Il periodo ottobre-dicembre 2015 ha visto un incremento dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Complessivamente la produzione dell’industria manifatturiera nell’arco dell’intero 2015 ha realizzato una variazione tendenziale media annua pari a +0,7%.

I dati positivi però si scontrano con l’affanno delle realtà industriali più piccole. L’ultimo trimestre ha infatti segnato un livello produttivo, per le micro imprese, del -1,6%, seguite dal -1,1% delle aziende di maggiori dimensioni. Questi dati fanno comprendere come a trainare il trend positivo dell’ultimo trimestre 2015 siano state soprattutto le aziende con un elevato numero di addetti: le imprese comprese nella fascia 10-49 addetti hanno ottenuto un +3,1% e quelle da 50-249 addetti un +2,7%.

A livello provinciale la performance migliore arriva da Cuneo. Nel IV trimestre 2015, il cuneese ha manifestato una crescita tendenziale della produzione pari a 3,6 punti percentuale. Novara ha incrementato l’output prodotto del 2,6% rispetto al IV trimestre del 2014, seguita da Asti con una variazione tendenziale positiva del 2,4%.
Superiore alla media regionale anche la provincia di Alessandria che ha sviluppato la produzione di un punto e mezzo. Decisamente più indietro il Verbano Cusio Ossola (+0,3%), Vercelli (+0,1%) e Torino (-0,2%).
Il risultato meno brillante appartiene al territorio biellese, dove la produzione industriale ha registrato una flessione dello 0,8%.

Ritornando ai numeri regionali divisi per settore merceologico l’aumento dei livelli produttivi ha interessato quasi tutti i principali settori di attività economica. Le industrie chimiche e delle materie plastiche hanno realizzato la performance migliore (+2,9%), seguite dalle industrie tessili e dell’abbigliamento (+2,7%) e da quelle dei metalli (+1,9%). In crescita, anche se in misura minore rispetto alla media regionale, anche l’industria alimentare e quella dei mezzi di trasporto, entrambe con una variazione della produzione industriale dello +0,8% rispetto al IV trimestre 2014. Le industrie elettriche ed elettroniche hanno realizzato una performance debolmente positiva (+0,6%), mentre le industrie meccaniche e le altre industrie hanno manifestato una sostanziale stabilità dei livelli produttivi. È risultata negativa, invece, la variazione tendenziale della produzione industriale delle industrie del legno e del mobile (-1,5%).
Entrando nel dettaglio di uno dei settori principali della manifattura piemontese, quello dei mezzi di trasporto, si riscontra come a fronte di una importante flessione vissuta nella produzione di autoveicoli (-7,6%) si sia, invece, registrato un incremento dell’output prodotto dalle industrie della componentistica autoveicolare (+1,8%) e da quelle dell’aerospaziale (+6,7%).
Come sempre viaggia bene gli ordinativi esteri (+4,3%). Quelli interni sono cresciuti di mezzo punto percentuale rispetto al periodo ottobre-dicembre 2014.

Il 2015 si è chiuso con un dato positivo per la nostra industria manifatturiera, che vede il segno ‘più’ in quasi tutti i settori e le province – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello. La ripresa, però, è ancora troppo debole, e l’attuale situazione internazionale, con un’instabilità delle borse senza precedenti, il prezzo del petrolio che continua a scendere e il rallentamento del mercato cinese, insieme al rischio deflazione che il nostro Paese sta attraversando, non ci regala segnali confortanti. È quindi più che mai necessario uno sforzo coeso di tutti gli attori economici e istituzionali in direzione di politiche volte a un rilancio degli investimenti e della domanda interna. In un contesto così fragile, le Camere di commercio ribadiscono il loro contributo fondamentale a sostegno dell’imprenditorialità, nell’auspicio che non venga svilito dalla riforma in atto”.

“È confortante che gli ultimi mesi del 2015 si siano chiusi con un bilancio positivo, dopo le preoccupazioni del trimestre precedente – ha commentato Gianfranco Carbonato, Presidente di Confindustria Piemonte. Erano abbastanza incoraggianti anche le indicazioni sull’evoluzione del clima di fiducia che avevamo raccolto nella nostra indagine previsiva di fine anno. Guardando ai prossimi mesi, tuttavia, non possiamo nasconderci come siano aumentati i fattori di rischio che possono compromettere una ripresa ancora embrionale: dalla eccessiva volatilità dei mercati finanziari, agli incerti corsi petroliferi, alla contrazione del mercato cinese, alla crescente fragilità dell’Europa. Sul fronte interno, preoccupa soprattutto la perdurante debolezza degli investimenti che, dopo qualche segnale di inversione, sono tornati su un profilo piuttosto piatto”.

“In questo quadro di lenta ripresa congiunturale – afferma Dario Prunotto, Regional Manager Nord Ovest di UniCredit, si colloca il piano industriale del nostro Gruppo. Un piano che definirei ambizioso e, al tempo stesso, serio e rigoroso, basato su cambiamenti strutturali e che guarda alla crescita. Il Piano Industriale di UniCredit è stato presentato alla fine dell’anno scorso al mercato e ora è pronto per essere realizzato anche nei territori in cui storicamente la Banca opera, con il Piemonte in testa. Saremo fortemente focalizzati sulla crescita, proponendoci di riattivare il ciclo del credito proprio nei territori di riferimento, quale il Piemonte. Il nostro obiettivo è infatti di erogare 100 miliardi di euro di nuova finanza nel prossimo triennio in Italia, a famiglie e imprese. Di questi, ben 11 miliardi di euro saranno destinati al Piemonte, di cui 3,5 per le famiglie e 7,5 per le imprese. UniCredit si propone di accompagnare nei prossimi tre anni 30 mila piccole e medie imprese, di cui 3000 piemontesi, sui mercati esteri. In questi anni appena trascorsi, anche tra le difficoltà, non è mai venuto meno il nostro sostegno a un’economia che sta ritrovando, in maniera lenta ma costante, la via della ripresa. Ne sono testimonianza il miliardo e 700 milioni di euro di nuovo credito a famiglie e Pmi piemontesi che abbiamo erogato nel corso del 2015. Un dato già di per sé particolarmente rilevante, perché superiore di oltre il 30% rispetto all’anno precedente e pari al doppio del 2013″.

“In Piemonte, nel 2015, abbiamo supportato la ripresa con oltre 2,5 miliardi di crediti a medio e lungo termine. L’impegno a sostegno di famiglie e imprese continuerà anche nell’anno in corso. In questa fase, infatti, è fondamentale alimentare il clima di fiducia e stimolare la ripresa degli investimenti. È importante che famiglie e imprese riconoscano nel sistema bancario solidità e protezione – ha evidenziato Cristina Balbo, Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo. Sicurezza che Intesa Sanpaolo, forte di un patrimonio tra i più alti in Europa, è certamente in grado di garantire. Il nostro contributo non sarà solo finanziario. Promuoveremo ulteriori iniziative di formazione su temi qualificanti, come innovazione e internazionalizzazione, e programmi dedicati ai settori trainanti della nostra economia. Abbiamo recentemente firmato un accordo con il Ministero delle Politiche Agricole che prevede un plafond di 6 miliardi in tre anni e si pone l’obiettivo di creare 70.000 nuovi posti di lavoro in Italia. Con il supporto delle associazioni di categoria faciliteremo dunque l’accesso al credito per le imprese agroalimentari, un settore che può ambire a importanti sviluppi grazie anche a Expo Milano 2015 e alla crescente richiesta di Made in Italy nel mondo, pari a quasi 90 miliardi di euro. Nell’immobiliare, a Torino, sono già operative le prime agenzie di intermediazione della Banca, che ci consentono di essere sempre più un consulente a tutto tondo per il cliente, in grado di gestire anche gli aspetti più ‘insidiosi’ della compravendita e di offrire servizi collaterali importanti per la ristrutturazione e l’arredo attraverso i migliori specialisti del settore”.

 

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