Autore Redazione
giovedì
6 Luglio 2017
05:00
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Siglato il rinnovo contrattuale Unionmeccanica Confapi

Per il presidente nazionale Cozzo "un grande risultato anche per i 2500 dipendenti delle piccole e medie aziende della provincia"
Siglato il rinnovo contrattuale Unionmeccanica Confapi

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Unionmeccanica Confapi e i sindacati di settore Fiom-Cgil, Fim Cisl e Uilm-Uil hanno siglato il rinnovo del Contratto nazionale per le piccole e medie imprese dei settori della metalmeccanica e installazione di impianti.

L’intesa interesserà circa 360 mila lavoratori di 34 mila piccole e medie imprese italiane, compresi i 2500 dipendenti delle circa 90 aziende del territorio. L’ipotesi di accordo, della durata quadriennale, prevede un aumento sui minimi calcolato su base IPCA, Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato, a partire dal 1° novembre 2017 e l’erogazione ‘una tantum’ di 80 euro nella busta paga di ottobre 2017. Dal 1° gennaio 2018 è inoltre previsto un versamento alla sanità integrativa pari a 60 euro e la continuità dei versamenti all’ente bilaterale di settore che garantirà ulteriori prestazioni alle aziende e ai lavoratori. Nel 2018, 2019, 2020 saranno erogati 150 euro come ‘flexible benefits’ mentre sono state adeguate le percentuali di versamento al Fondapi, Fondo di Previdenza integrativa, fino ad un massimo del 2%.

Quello siglato lunedì 3 luglio, ha sottolineato il presidente nazionale di Unionmeccanica Confapi Giampiero Cozzo, affiancato da Cesare Manganelli, direttore Confapi Alessandria, è un contratto “decisamente competitivo” e “molto innovativo”. L’intesa offre infatti “uno scenario differente dal passato, perché oltre a garantire un aumento salariale, fornisce un welfare più efficace attraverso il nostro Ente bilaterale. Infatti, per la prima volta in Italia, la corresponsione dei primi tre giorni di malattia non è più a carico delle imprese, ma direttamente erogato dall’Ente bilaterale. Vengono inoltre introdotti una serie di servizi e di opportunità per i lavoratori, quali il sostegno economico per lo studio dei figli e l’integrazione in busta paga per chi è in malattia. L’ipotesi di accordo prevede che in sede di stesura del testo contrattuale verranno riformulate, anche   alla luce dei cambiamenti normativi intervenuti, le normative contrattuali relative a apprendistato, mercato del lavoro, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, orario di lavoro.

Il nostro obiettivo primario – ha concluso Cozzo-  è stato sempre quello di tenere insieme gli interessi di aziende e lavoratori, nella convinzione che l’impresa e il lavoro rappresentino il vero luogo della ripartenza per tutto il Paese“.

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