Autore Redazione
martedì
17 Ottobre 2017
05:03
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Politica

3M: ultimatum dei sindacati. “Il 3 novembre vogliamo risposte”

Lunedì l'incontro tra le parti sociali e l'azienda di Predosa. Fuori dalla Prefettura il presidio dei 41 lavoratori.
3M: ultimatum dei sindacati. “Il 3 novembre vogliamo risposte”

PREDOSA – Ancora un nulla di fatto. Nell’ultimo confronto con Cgil, Cisl e Uil in Prefettura ad Alessandria la azienda 3M non ha di nuovo fatto luce sul futuro dello stabilimento di Predosa, dopo che a giugno la proprietà aveva annunciato lo stop alla produzione previsto il 30 novembre. Lunedì mattina i 41 dipendenti della azienda produttrice di marcafili elettrici hanno dato vita a un presidio per sollecitare risposte concrete, purtroppo non arrivate.

Tutto è rimandato al prossimo faccia a faccia, previsto il 3 novembre, quando i referenti della 3M dovranno necessariamente svelare il nome dell’eventuale compratore dello stabilimento. Per agevolare la trattativa le parti sociali hanno sollecitato un rinvio di 15 giorni della chiusura della procedura di licenziamento collettivo, dal 30 novembre a metà dicembre.

Nel frattempo Cgil, Cisl e Uil manterranno lo stato di agitazione: ogni giorno sarà dichiarata un’ora di assemblea sindacale e verrà organizzato un presidio di lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica di Predosa.

I lavoratori sono molto delusi” hanno sottolineato le parti sociali “auspicavano risposte concrete che ancora non sono arrivate. Vogliamo però ringraziare la Prefettura per l’impegno che ha mostrato nel difendere la causa dei dipendenti, mettendo alle strette la proprietà.

Oltre ai sindacalisti Marco Sali, Sarah Rege e Elio Bricola erano presenti al tavolo in Prefettura anche i senatori Daniele Borioli del Partito Democratico e Federico Fornaro, di Mdp-Articolo 1, l’onorevole Pd Cristina Bargero e il sindaco di Predosa Giancarlo Rapetti.

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